Governo affronti carovita come emergenza nazionale pari al Covid
Contro
produttori e industrie che si oppongono al paniere anti-inflazione varato dal
Governo stiamo valutando un esposto all’Antitrust per la possibile fattispecie
di cartello a danno dei consumatori.
“L’industria
alimentare italiana è al primo posto per fatturato dei settori manifatturieri
d’Italia, raggiungendo i 179 miliardi di euro all’anno, con un export che
supera i 50 miliardi di euro – spiega il presidente Furio Truzzi – Il settore
food ha registrato una crescita del 12% nel 2022, che proseguirà nel biennio
2023-2024 con tassi superiori al PIL. Dati che attestano come ci siano margini
per una riduzione dei prezzi nel comparto alimentare rinunciando ad una parte
dei profitti, e come l’ostruzionismo di industria e produttori verso iniziative
tese a far scendere i listini al dettaglio sia del tutto pretestuoso”.
“Il carovita
è una emergenza nazionale paragonabile al Covid e al cambiamento climatico, e
in quanto tale il Governo deve mettere in campo ogni sforzo possibile
attribuendo più poteri a Mister prezzi e bloccando le speculazioni che si
registrano in settori strategici e poco concorrenziali come carburanti,
energia, assicurazioni e banche che negli ultimi due anni hanno registrato
extra-profitti mai raggiunti in precedenza, ricavati soprattutto sulla pelle
dei consumatori – prosegue Truzzi – In questa situazione di emergenza in cui i
consumi scendono inesorabilmente, le grandi imprese devono fare la loro parte.
Per questo apprezziamo la grande distribuzione che ha deciso di compiere una
ulteriore politica di riduzione dei listini nel prossimo trimestre, anche se
non basta: se non si arriverà a un patto nazionale contro il carovita l’unica
alternativa è agire con i poteri commissariali decretando per legge un paniere
a prezzi calmierati volto a combattere l’emergenza in corso” – conclude il
presidente di Assoutenti.
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