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Record di adesioni al Festival della Comunicazione 2023

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Esauriti in pochi minuti i biglietti di moltissimi eventi Agli appuntamenti più attesi prenotazioni al completo in tempo record: i primi incontri sono andati sold out in una manciata di secondi, in meno di un’ora i posti sono terminati per tutti i grandi eventi. La decima edizione del Festival della Comunicazione, in programma a Camogli da giovedì 7 a domenica 10 settembre, ha già fatto segnare il tutto esaurito per gli eventi più attesi. Un successo eccezionale, che conferma quello delle scorse edizioni, con migliaia di persone che si sono collegate puntualissime a mezzogiorno di lunedì 28 agosto per garantirsi un posto in platea, facendo esaurire i biglietti già dopo pochissimi minuti dall’apertura delle prenotazioni. A tutti gli eventi più attesi i posti disponibili sono terminati in tempo record, e c’è stato un boom di prenotazioni in generale per tutti gli incontri del palinsesto. Sono bastati meno di 100 secondi sia per l’incontro “Raccontare la storia. Oggi” con Alessandro

Camogli: Il Festival della Comunicazione 2023 affronta il tema Memoria spaziando dalla narrativa alla scienza

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Il Festival della Comunicazione è, più che mai nella sua decima edizione da giovedì 7 a domenica 10 settembre 2023, un’occasione di incontro con i più importanti autori del panorama italiano, che per le vie e le piazze di Camogli saranno protagonisti di interventi, dibattiti, interviste e lectio. Tra gli appuntamenti più attesi dell’edizione di quest’anno, che è dedicata al tema Memoria, c’è la presentazione in anteprima assoluta del nuovo libro di Federico Rampini nell’incontro “Africa, dove si gioca il nostro futuro” (Mondadori) nel pomeriggio di domenica 10 settembre: se l’Africa è il continente dove si concentrerà la crescita della popolazione mondiale, e dove si trovano le materie prime di cui abbiamo bisogno nella transizione a un’economia sostenibile, spesso la narrazione è di impronta catastrofista, con notizie che la raccontano solo come luogo di sciagure e sofferenze. Ecco perché, contro i pregiudizi e i sensi di colpa dell’Occidente, si impone oggi una nuova narrazione. Ul