Giornata internazionale del cane, in treno gratis per tutta l’estate

 Oggi,  26 agosto è la giornata internazionale del cane, un giorno nato nel 2004 negli Stati Uniti d’America ma che poi ha preso piede in tutto il mondo. La scelta della data non è casuale ed è strettamente legata a Colleen Paige, un’attivista e educatrice cinofila che ha ideato la ricorrenza. Il 26 agosto di molti anni fa, infatti, per Colleen è un giorno importante. Da bambina, insieme ai suoi genitori, adotta per la rima volta un cane. Da quel momento inizia un rapporto intimo e duraturo con il mondo degli amici a quattro zampe. D’altronde l’impatto del cane sul benessere fisico, emotivo e psicologico delle persone è confermato da studi scientifici e universitari, la cosiddetta pet therapy che permette, attraverso le modifiche delle funzioni biochimiche del cervello umano, di aumentare benevolmente il tono dell’umore.


 I cani (ma anche gli animali domestici in generale) fanno bene all’uomo, proprio per questa ragione sono tantissime le persone che decidono di portarseli in vacanza. Il Gruppo FS questo lo sa bene e per questa ragione per la Summer Experience 20223, il Polo Passeggeri di Trenitalia, ha deciso di avere un’attenzione particolare verso gli amici a quattro zampe: fino al 15 settembre sulle Frecce e fino al 5 settembre sugli Intercity viaggiano gratis.

 La novità di quest’estate è rappresentata da Dog in Tour la speciale promozione estiva del Regionale di Trenitalia - che ben si affianca a Italia in Tour - che dal 27  giugno  consente di portare a bordo il cane fuori dal trasportino per un numero illimitato di viaggi. Con Dog in tour l'amico a quattro zampe viaggia per 3 o 5 giorni, in seconda classe sui treni regionali, regionali veloci e metropolitani di Trenitalia e Trenitalia Tper, ai seguenti prezzi: per "Promo Dog in Tour 3" 3 giorni consecutivi dalla data scelta a 15 euro; per la "Promo Dog in Tour 5" 5 giorni consecutivi dalla data scelta a 25 euro. Gli animali di piccola taglia che entrano nel trasportino di dimensioni massime 70x30x50, invece, viaggiano sempre gratis a bordo dei treni di Trenitalia. È doveroso ricordare che, per partire con gli animali domestici a bordo dei treni di Trenitalia, è sempre necessario portare con sé il certificato d'iscrizione all'anagrafe canina e il libretto sanitario, o in alternativa – per i cittadini stranieri – il passaporto del cane. Da segnalare, inoltre, che i cani guida per le persone non vedenti viaggiano gratuitamente su tutti i treni di Trenitalia senza alcun obbligo.

 Il binomio cane e treno, però, non è solo legato al lato promozionale. Ci sono diverse storie, nel corso del tempo, che hanno evidenziato questo legame. Una è quella di Lampo, il “cane ferroviere”.  È il 1953 quando nella stazione di Campiglia Marittima, in provincia di Livorno, spunta questo cane che aveva un dono particolare. Quello di memorizzare gli orari dei treni e riuscire a viaggiare sul convoglio tornando, ogni volta, puntualmente al punto di partenza. La storia venne raccontata dal capo stazione dell’epoca, Elvio Barlettani, attraverso un libro “Lampo, il cane viaggiatore” (Garzanti, 1962) tradotto anche in inglese, giapponese, tedesco e francese. Lampo si affezionò, in modo particolare, alla figlia del capostazione Mirna che ogni mattina raggiungeva Piombino in treno da Campiglia Marittima per andare a scuola. Lampo l’accompagnava quotidianamente, per poi tornare riprendendo naturalmente il treno, al punto di partenza. Questo incredibile amico a quattro zampe eluse anche a un paio di tentativi di ostracismo. Alcuni passeggeri, che non gradivano la sua compagnia, lo fecero salire con l’inganno sopra a dei treni merci, una volta in direzione Napoli, un’altra verso la Puglia, ma entrambe le volte tornò nella piccola stazione toscana.  Nel novembre 1958 la Rai mandò in onda un servizio dedicato a Lampo all'interno della rubrica Giramondo - Cinegiornale dei ragazzi e da lì la storia divenne di interesse internazionale e raccontata da diversi giornalisti stranieri. Oggi quel cane non c’è più, ma una statua monumento, presso la stazione di Campiglia Marittima, realizzata dallo scultore Andrea Spadini, ricorda la sua storia. 

 Dall’Italia al Giappone, il passo è breve, soprattutto se si continua a parlare di cane e treno. Questa volta il protagonista si chiama Hachikō, un cane di razza Akita, famoso per la grande fedeltà nei confronti del suo padrone, il professor Hidesaburō Ueno, agronomo giapponese. Dopo la morte improvvisa di Ueno, il cane si recò ogni giorno, per quasi dieci anni, ad attenderlo, invano, alla stazione di Shibuya, dove l'uomo partiva ed arrivava quotidianamente in treno. Anche questa volta la vicenda ebbe un enorme riscontro nell'opinione pubblica dell'epoca e ben presto Hachikō divenne, in Giappone, un emblema di affetto e lealtà. Nell'aprile 1934, al fedele animale fu dedicata una statua (nella foto) e, negli anni, la sua storia divenne il soggetto di film tra i quali “Hachi: A Dog's Tale” del 2009 diretto da Lasse Hallström e con protagonista Richard Gere. 

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