I 70 anni dell’Alfa Romeo Giulietta Sprint.
Compie settanta anni la mitica Alfa Romeo Giulietta, presentata nella sua versione Sprint al Salone di Torino il 21 aprile 1954. Una linea attualissima ancora oggi, per palati da veri intenditori delle vetture classiche
La
Giulietta fu antesignana del boom economico degli anni ’60 e, soprattutto,
prima vettura di produzione su larga scala negli storici stabilimenti milanesi
dell’Alfa Romeo al Portello
La
Giulietta chiuse la sua onoratissima carriera nel 1965, dopo 11 anni costellati
da trionfi sportivi e grandi performance commerciali, anche oltreoceano: oltre
177.000 le unità prodotte complessivamente
Compie
settant’anni la “fidanzata d’Italia” per antonomasia, la mitica Alfa Romeo
Giulietta, un modello che ha fatto la storia dell’automobile ed è, ancora oggi,
un punto di riferimento per gli appassionati delle quattro ruote in tutto il
mondo.
All’inizio
degli anni ‘50 il Marchio milanese, recente vincitore di due campionati di F1
consecutivi con l’Alfetta condotta prima da Farina e poi da Fangio nel 1950 e
1951, voleva creare un modello che sostenesse i volumi di produzione e si
rivolgesse a un pubblico più vasto e meno elitario, senza tradire le
caratteristiche principali che avevano già decretato il successo di Alfa Romeo:
stile, prestazioni e affidabilità.
Il
Centro Stile Alfa Romeo si mette all’opera e le proposte non mancano, ma quella
vincente è targata Bertone, ad opera della matita dell’insuperabile Franco Scaglione,
lo stesso designer della quasi contemporanea “2000 Sportiva”, della successiva
“Giulietta Sprint Speciale” e della meravigliosa “33 Stradale” del 1967.
Ne esce
una vettura bassa, con una fiancata semplicissima e pulita, mentre il
posteriore, con il lunotto molto inclinato e avvolgente, è caratterizzato da
due “pinnette” laterali, che donano dinamicità all’insieme: anche da ferma, la
Giulietta sembra in movimento. In Alfa Romeo se ne innamorano subito e due
settimane prima del lancio, nel cortile del Portello viene organizzata
un’anteprima per gli addetti ai lavori e le autorità: da un elicottero scendono
due attori negli shakespeariani costumi di Romeo e… Giulietta.
La
presentazione ufficiale al pubblico avviene il 21 aprile 1954 al Salone di
Torino, con la sola versione coupé, cosa alquanto insolita per l’epoca in cui
si prevedeva sempre prima la versione berlina: la Giulietta “Sprint” colpisce
immediatamente nel segno e nel giro dei primi giorni del Salone vengono
raccolti circa 2.000 ordini, una cifra enorme per quel periodo.
Di
fatto, Alfa Romeo entra così in un nuovo scenario competitivo, quello delle
coupé compatte ad alte prestazioni, stabilendo nuovi standard
tecnico-prestazionali che la pongono ad una rilevante distanza dai concorrenti.
Il motore della Giulietta è un quattro cilindri bialbero (soluzione mutuata
dalle corse) di 1,3 litri completamente realizzato in alluminio di derivazione
aereonautica, settore nel quale l’Alfa Romeo ha sempre rappresentato un punto
di riferimento d’eccellenza, che spinge la vettura a circa 170 km/h, velocità
elevatissima per l’epoca. La Sprint, nella versione “Veloce” si aggiudica anche
la propria classe alla 1000 Miglia del 1956, oltre a innumerevoli vittorie su
piste e strade di tutto il mondo.
La
Sprint diventa la “fidanzata d’Italia”, una delle prime vetture con nome
femminile e conquista i consensi del pubblico, in particolare quelli della
borghesia medio-alta, che la vede come il simbolo del cosiddetto “boom
economico” italiano; e quando dalle linee di produzione al Portello esce la
Giulietta berlina numero 100.001, è Giulietta Masina in persona, musa di
Federico Fellini, a festeggiare questo importante traguardo produttivo: il
primo a sei zeri per un modello della Casa Milanese.
Alla
Sprint vengono presto affiancate numerose altre versioni come la berlina, la
mitica Spider che tanto successo avrà negli USA e la Giulietta SZ a “coda
tronca”: dal 1954 al 1965 sono state prodotte 177.690 Giulietta in tutte le sue
declinazioni, a testimonianza di un successo e di un fascino che non accenna a
diminuire nonostante il trascorrere del tempo.
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