Rc Auto:
parte offensiva legale congiunta delle associazioni dei consumatori contro le
principali compagnie di assicurazioni
Valanga
di esposti ad Antitrust: nei contratti Rc auto clausole vessatorie che violano
norme su concorrenza
In tema
di Rc auto parte una offensiva legale congiunta che vede protagoniste le
associazioni dei consumatori attraverso un esposto all’Antitrust contro le
principali compagnie di assicurazioni operanti in Italia.
A rendere nota la nuova battaglia in favore
dei cittadini sono Assoutenti, Adusbef, Casa Del Consumatore, Codici, Confconsumatori,
Ctcu, Movimento Consumatori.
Al
centro della vicenda le clausole vessatorie che le imprese assicuratrici
applicano ai propri clienti sul fronte delle riparazioni dei danni ai veicoli,
in piena violazione delle norme vigenti che vietano alle compagnie di imporre
agli assicurati gli operatori cui rivolgersi per gli interventi sulle auto.
A finire
nel mirino dell’Antitrust saranno imprese leader del settore assicurativo quali
Unipol, Sara, Generali, Linear, Allianz, Itas, Prima, Reale, Italiana
assicurazioni, chiamate in causa dall’esposto che le associazioni dei
consumatori depositeranno in settimana all’Autorità.
La legge
sulla Concorrenza del 2017 all’art.1 comma 9 prevede “per l’assicurato la
facoltà di ottenere l’integrale risarcimento per la riparazione a regola d’arte
del veicolo danneggiato avvalendosi di imprese di riparazione di propria
fiducia” – spiegano le associazioni – Le compagnie assicurative, tuttavia,
anche attraverso le reti agenziali e peritali, richiamando clausole
contrattuali illegittime, condizionano pesantemente i danneggiati nella scelta
del riparatore, indicando le carrozzerie presso cui eseguire obbligatoriamente
gli interventi e limitando così la libertà del consumatore e il suo diritto ad
ottenere una riparazione a regola d’arte.
Una prassi questa vessatoria, contraria al
quadro normativo comunitario in tema di concorrenza (art. 101 TFUE), e in piena
violazione sia dell’art. 16 della Carta Diritti Fondamentali UE sulla libertà
d’impresa, sia dell’art. 41 della Costituzione che tutela il diritto alla
libera iniziativa privata.
Proprio
in questi giorni alcuni emendamenti bipartisan al Ddl concorrenza hanno tentato
di bloccare tale pratica illegale, ma la lobby delle assicurazioni sta agendo
per ottenerne lo stop in sede parlamentare, a danno dei consumatori e della
libertà d’impresa – informano le associazioni.
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