Vendita Auto: novembre nero anche in Europa.
Urgente accelerare il
rinnovo del parco circolante: Italia maglia nera per anzianità
fra i 4 grandi mercati
Crolla il mercato dell’auto in Europa nel mese di
novembre. Le immatricolazioni dello
scorso mese comunicate dall’ACEA, l’Associazione dei
costruttori europei, sono state
1.047.409, con un calo del -13,5% pari a una perdita di
164.136 vetture rispetto al mese di novembre
2019 (1.211.545 unità). In undici mesi il livello delle vendite di autovetture
nell’area che oltre ai paesi UE comprende anche
UK e i paesi dell’EFTA, è sceso a 10.746.293 unità, con una perdita di circa 3,8 milioni di vetture pari a -26,1%
rispetto allo stesso periodo 2019.
Tra i 5 Major Markets, ad eccezione della tenuta della
Germania (-3%), forti flessioni
caratterizzano tutti gli altri mercati: Regno Unito
-27,4% per effetto del lock-down, Francia -27%,
Spagna -18,7% e Italia -8,3% per il contributo alle immatricolazioni della coda
di vetture acquistate con gli incentivi estivi.
“Il settore dell’auto si sta avvitando in una
situazione di crisi drammatica, che rischia di
trascinare con sé migliaia di posti di lavoro (ne sono
a rischio ben 30.000) e mancati incassi per l’erario
da un settore cardine che contribuisce con circa 80 miliardi di euro
l’anno”, commenta Andrea Cardinali, Direttore Generale
dell’UNRAE, l’Associazione delle Case
automobilistiche estere. “Stiamo seguendo con grandissima attenzione la
discussione sulla prossima Legge di Bilancio e
auspichiamo l’approvazione di incentivi per promuovere il ricambio del nostro parco circolante. In caso contrario si
vedranno circolare sulle strade ancora per molti
anni vetture insicure e con motori vetusti, fortemente inquinanti. Gli effetti
positivi di un piano incentivi, come quelli in
vigore per pochi mesi quest’anno, sarebbero evidenti sia sul piano economico e occupazionale, sia per l’Erario grazie
ai ritorni di Iva e altre imposte, sia per il
raggiungimento degli obiettivi di riduzione delle emissioni”.
“In Italia – afferma Cardinali – l’età media delle auto
in circolazione supera gli 11 anni, ben lontana
dagli 8 anni del Regno Unito, i 9 della Francia e i 9,5 della Germania, ed è
aumentata di ben 4 anni negli ultimi 13: è quanto
mai urgente invertire il trend e accelerare il processo di rinnovo delle vetture più anziane”. “Parallelamente –
conclude il Direttore dell’UNRAE – è auspicabile
incentivare un’ampia diffusione delle infrastrutture di ricarica elettrica per
avvicinarci all’obiettivo indicato per il 2030 dalla
Commissione Europea di avere 30 milioni di vetture
a emissioni zero che, come ricorda l’ACEA, necessiterebbe di uno sviluppo di 15
volte superiore rispetto alla situazione
attuale. E anche in questo caso l’Italia si posiziona sotto la media fra i paesi comunitari”.
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