Unrae: in 11 mesi persi oltre 26.000 veicoli commerciali.
Secondo le stime del Centro Studi e
Statistiche dell’UNRAE, le immatricolazioni di autocarri con portata fino a 3,5t nel mese di novembre sono state
18.187 rispetto alle 16.540 dello stesso periodo 2019, con una crescita del
10%. Nonostante il risultato di novembre, nel cumulato dei primi 11 mesi la flessione si attesta
comunque sul 15,6% con 142.310 veicoli complessivamente immatricolati, perdendo oltre 26.000
unità rispetto alle 168.642 del gennaio-novembre 2019.
“Il
risultato del mese – afferma Michele Crisci, Presidente
dell’UNRAE, l’Associazione delle Case automobilistiche estere – conferma la nostra stima di un mercato
2020 in calo di quasi il 14% a circa 163.000 veicoli commerciali immatricolati,
con una perdita di oltre 25.000 unità rispetto alle 188.633
dell’intero 2019”.
“Nonostante l’incremento
dell’e-commerce e delle consegne a domicilio –
prosegue Crisci – che hanno fornito un contributo alla domanda dei veicoli
commerciali leggeri, come visibile dal recupero dei furgoni, la flessione in
termini annui resta consistente e in doppia cifra. I cassoni, che insieme
ai furgoni coprono oltre l’80% delle vendite, essendo legati alla frenata degli
investimenti di industria e costruzioni, dovrebbero evidenziare la
perdita maggiore fra le carrozzerie a fine 2020.”
“Una contrazione così
sostenuta del mercato dei veicoli da lavoro – conclude il Presidente – continuerà
inevitabilmente a rallentare il necessario processo di rinnovo del nostro parco
circolante ancora molto anziano che, ai ritmi attuali, impiegherebbe
24 anni per essere interamente sostituito.”
L’analisi della struttura del mercato dei primi 10 mesi (con dati ancora
suscettibili di leggeri aggiustamenti
nei prossimi due mesi, a causa dei ritardi di immatricolazione) indica
un’attenuazione delle
flessioni a doppia cifra di tutti i canali di vendita. I privati flettono del
14,4% nei 10 mesi, con una
quota che acquisisce poco più di 1 punto percentuale, raggiungendo il 22,2% del
totale. Il noleggio,
al 31,2% di rappresentatività, recupera tre decimali rispetto al
gennaio-ottobre 2019, con una
flessione in volume del 17,8%, determinata dal calo del 30,3% del breve
termine, dalla riduzione
del 14,8% del lungo termine (la parte più significativa del noleggio degli
autocarri) e dalla flessione
del 18,4% delle auto immatricolazioni uso noleggio effettuate da Concessionari
e Case auto.
Le società, con oltre 15.000 immatricolazioni perse
nei 10 mesi, scendono ad una quota del 46,6% (-1,4 p.p.).
Forti flessioni a doppia cifra caratterizzano le
motorizzazioni tradizionali, il Gpl e il metano: il motore a benzina perde
1,5 punti scendendo al 3,5% di quota, il Gpl – dimezzando i volumi immatricolati – si ferma
all’1,3% ed il metano al 3,1% del totale (-0,3 p.p.). I veicoli diesel mantengono la quota
dell’88,5% del mercato e gli elettrici si confermano sullo 0,7% di rappresentatività. Forti
crescite interessano, invece, i veicoli ibridi al 2,9% di quota dallo 0,3% di un anno fa.
Sostanzialmente stabile la CO2 media ponderata dei veicoli fino a 3,5t che in gennaio ottobre si posiziona a 162,7 g/km rispetto ai 162,4 dello stesso periodo 2019.
Commenti