Secondo
l’indagine Adoc-Eures, l’indirizzo di studi più costoso risulta il liceo
scientifico, con una spesa media di 530 euro, seguito dagli istituti tecnici
con 488 euro e dai licei classici dove si spende mediamente 485 euro
Le
famiglie italiane spenderanno 1,45 miliardi di euro per l’acquisto dei
libri scolastici per i 4.313.300 studenti iscritti alle
scuole secondarie superiori di primo e secondo grado. È quanto emerge da un’indagine
realizzata da Adoc ed Eures in tre grandi aree metropolitane del Nord, del
Centro e del Sud: Milano, Roma e Napoli.
La spesa
per i libri scolastici rappresenta un carico che grava in misura rilevante
sulle famiglie italiane che, nel mese di settembre, arriva ad assorbire circa
un terzo della retribuzione di un lavoratore medio. In particolare, secondo
l’indagine, per l’acquisto dei libri del primo anno, la spesa per un figlio è
di 322 euro per le scuole medie e di 501 euro per
le scuole superiori di secondo grado.
Le stime
non mostrano scarti significativi a livello territoriale: i libri di testo delle
scuole superiori di primo grado sono mediamente di 330 euro a Napoli, di
321 a Milano e di 315 a Roma. Per quanto riguarda le scuole secondarie di
secondo grado, la spesa media è di 511 euro a Milano, 498 euro a Napoli e
494 a Roma.
Il costo
dei libri di testo varia tra i diversi indirizzi delle scuole superiori: liceo
classico, liceo scientifico e istituto tecnico. L’indirizzo di studi più
costoso risulta il liceo scientifico, con una spesa media di 530
euro, seguito dagli istituti tecnici con 488 euro e dai licei
classici dove si spende mediamente 485 euro.
Alle
spese dei libri di testo, inoltre, occorre sommare il costo dei dizionari
di latino e greco, che si aggira complessivamente intorno ai 150 euro,
quello del materiale scolastico, che varia significativamente in funzione
dell’indirizzo di studi e si attesta intorno ai 200 euro e altre spese, come
l’acquisto di zaini, astucci, quaderni e cancelleria, con costi
che mediamente si attestano intorno ai 120 euro, ma che
raggiungono cifre ben più alte acquistando marchi più “alla
moda”.
Secondo
l’indagine, considerando una “famiglia media” con due figli (che
frequentano i due differenti cicli scolastici di secondo grado), la spesa che
dovrebbe sostenere per l’acquisto dei libri di testo e del materiale scolastico
si attesterebbe a circa 800 euro, mentre sarebbe pari a 442 euro per un
figlio che frequenti la prima media e a 621 euro per un figlio iscritto al
primo anno di una scuola superiore di secondo grado: in quest’ultimo caso la
spesa per i libri e per il materiale corredo scolastico di due figli a inizio
ciclo andrebbe ad attestarsi a 1.060 euro, senza considerare i costi
aggiuntivi.
Il costo
per l’acquisto dei soli libri scende però nel corso degli anni successivi (anche
per la presenza di volumi acquistati nel primo anno ma utilizzati per due o tre
annualità), portando la spesa media annua per l’acquisto dei libri a 200 euro
per le scuole superiori di primo grado ed a 340 euro per le scuole secondarie
di secondo grado.
Complessivamente,
quindi, le famiglie devono sostenere in media una spesa pari a circa 2.300
euro per l’intero ciclo scolastico, spendendo 601 euro per i
libri di testo nei 3 anni delle scuole medie e circa 1700
euro nei 5 anni delle scuole secondarie superiori.
Secondo
il Presidente di Eures, Fabio Piacenti ,”le scuole potrebbero
contribuire al contenimento dei costi dei libri per le famiglie incentivando
azioni di riuso, condivisione e passaggio dei testi tra le classi
successive, adottando, laddove possibile, testi comuni per le diverse sezioni e
creando al proprio interno biblioteche solidali che mettano a disposizione
gratuitamente i libri ed il corredo scolastico per le famiglie in difficoltà. Qualsiasi
arretramento nell’accesso alla cultura e nel diritto allo studio è un
arretramento nella civiltà di un Paese: occorre quindi adottare tutte le misure
necessarie a scongiurarlo”.
La Presidente
dell’Adoc Nazionale, Anna Rea, ricorda che “esistono misure e agevolazioni
messe in campo da Stato, Regioni e Comuni per garantire la fruizione dei libri
di testo per gli alunni meno abbienti, tuttavia queste risorse
interessano soltanto una parte delle famiglie con ISEE fino a
13/15 mila euro, coprono il 40/50% delle
spese e, spesso, registrano gravi ritardi nella
loro erogazione rispetto al calendario scolastico in corso,
rischiando di aggravare le diseguaglianze sociali e generare ulteriori
discriminazioni”.
“Il diritto
allo studio per tutti è un principio costituzionalmente garantito – ha
detto la Presidente dell’Adoc – pertanto chiediamo di rendere
detraibili nella misura del 19% anche le spese per l’acquisto dei libri
scolastici, così come avviene per le spese sanitarie. Ciò comporterebbe per lo
Stato un costo pari a 277 milioni di euro annui, la cui copertura non
dovrebbe risultare particolarmente complessa”.
Vista
l’emergenza per le famiglie, inoltre, l’Adoc chiede “agli enti locali e alle
scuole di trovare tutte le soluzioni possibili per venire incontro alle
necessità delle famiglie abbassando i costi, incentivando il digitale –
come già sperimentato dagli insegnanti durante il covid – favorendo
l’usato e i gruppi di acquisto. Infine, facciamo un appello anche alle
case editrici affinché siano meno rigide, evitando di ritoccare al rialzo,
ogni anno, i listini”.
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