Già in cantiere l’undicesima del 2024
Più di 40mila presenze negli oltre 100 eventi animati da 150
grandi ospiti, 400mila i collegamenti online: cifre che rafforzano il successo di un appuntamento
unico nel panorama culturale italiano che corona il traguardo dei dieci anni di storia. Il Festival
della Comunicazione ritorna dal 12 al 15settembre 2024 per l’undicesima edizione, che sarà dedicata
al tema Speranze.
Il Festival della Comunicazione è arrivato a quota dieci
edizioni e continua di anno in anno il suo percorso di crescita. Il borgo di Camogli si è animato come
sempre nel secondo fine settimana di settembre, da giovedì 7 a domenica 10, con più di 100 eventi
tra incontri, dibattiti, concerti, laboratori ed escursioni, coinvolgendo 150 ospiti protagonisti del
panorama letterario, scientifico, artistico, economico, musicale e dello spettacolo.
Un Festival di indiscutibile successo sia dal vivo,
saldamente sopra le 40mila presenze tra terrazze, piazze e maxischermi, sia online, con 400mila
visualizzazioni via streaming e arrivando a superare i17.600 iscritti al canale YouTube. Sono oltre 820mila le
views delle pagine del sito, e anche la partecipazione via social è in crescita con una copertura
che segna il record di 300mila persone raggiunte. E al di là dei numeri, ci sono il calore e
l’affetto di un pubblico puntualmente vicinissimo a una manifestazione sempre più apprezzata e riconosciuta.
Ideato con Umberto Eco, diretto da Rosangela Bonsignorio e
Danco Singer, organizzato da Frame e da lComune di Camogli in collaborazione con Regione Liguria,
Rai, Università di Genova, Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e Istituto Italiano di Tecnologia di Genova,
il Festival quest’anno è stato dedicato alla Memoria, intesa come quella straordinaria attitudine della
mente, del corpo e dello spirito che è parte integrante del nostro essere, strumento indispensabile per
costruire l’identità delle persone e dei popoli.
Dall’apertura alla presenza del Presidente regionale
Giovanni Toti e con le lectio di Andrea Riccardi “Senza memoria e senza storia non c’è futuro”, di
Enrico Mentana e di Aldo Grasso, passando per il confronto tra sindaci Beppe Sala - Marco Bucci fino
ai partecipatissimi incontri con Rosario Fiorello, Claudio Bisio, Antonella Viola, Mario Tozzi, Silvia Ferrara,
Aldo Cazzullo e Francesco Costa, scrittori, storici, giornalisti, divulgatori scientifici, artisti e
musicisti hanno appassionato il pubblico con efficacia e creatività in tutti gli appuntamenti. Dando vita ancora una
volta a una festa di convivialità e cultura, tra ricorrenze storiche – come gli ottant’anni dall’armistizio
di Badoglio e i 75 anni di Costituzione –anteprime editoriali e cinematografiche.
A Neri Marcorè è andato il Premio Comunicazione 2023, ‘per
il suo talento istrionico e poliedrico che attraversa e travalica tutte le arti sceniche: dal teatro al
cinema, dalla radio al podcast, dal varietà ai programmi TV. Un comico posato e sornione, capace di una
travolgente simpatia, che trova nella pacatezza dei suoi modi e nella calma dei suoi toni lo
strumento più efficace per entrare in sintonia con la gente, per divertire e divertirsi coinvolgendo, cogliendo
con bonaria ironia bisogni e fragilità, qualità e pregi di ognuno di noi’.
“Per il primo decennale del Festival della Comunicazione
abbiamo voluto organizzare un’edizione che più di ogni altra mettesse insieme passato e futuro, storia
e prospettiva. I quattro giorni di incontri uniti dal filo conduttore della Memoria sono stati un
appassionante viaggio attraverso le nostre radici culturali e la nostra evoluzione come specie, esplorando i
temi più rilevanti e quelli emergenti dell’economia, della scienza, della digitalizzazione, del
dibattito pubblico e delle arti, tra musica, cinema, teatro e poesia”, ha detto in chiusura del Festival il
direttore Danco Singer. “La comunicazione è ciò che permette il confronto tra discipline e la contaminazione tra
mondi apparentemente distanti, dando forma alle innovazioni e ordinando il pensiero nella
costruzione del futuro. Ospiti straordinari, vecchi e nuovi amici del Festival, ci hanno fatto riscoprire e
approfondire in modo originale gli argomenti dell’attualità e anche quelle memorie fondamentali che
rischiamo vengano cancellate dal tempo. La misura del successo di una manifestazione come la nostra non
è data solo dai grandi risultati numerici in termini di pubblico e visibilità mediatica, ma anche dalla
forte sinergia tra l’organizzazione, le amministrazioni, le forze dell’ordine, i cittadini di
Camogli, lo staff, i volontari, il pubblico e il contributo culturale e affettivo di assoluto valore che ciascuno dei nostri
ospiti offre. Un mix che abbiamo costruito in dieci anni, grazie anche alla saggezza di Umberto Eco e
al lavoro di una squadra sempre più ampia e affiatata”.
La direttrice Rosangela Bonsignorio ha aggiunto: “Le vie, le
piazze e le terrazze di Camogli sempre gremite sono una piacevole costante per il Festival della
Comunicazione, ma impagabile è soprattutto il calore che riceviamo da chi partecipa al Festival, dai
numerosi volontari e anche attraverso i canali social. I grandi eventi andati sold out in una manciata di
minuti dall’apertura delle prenotazioni, le platee sempre pienissime, un pubblico meraviglioso (e altrettanto
ordinato), le code ai firma copie e l’entusiasmo che si respira dal primo mattino fino agli
eventi serali non smettono di confermarci la voglia che c’è di fare cultura, incontrandosi e stando
insieme. Abbiamo vissuto quattro giornate piene ed emozionanti, dalle colazioni insieme agli autori fino agli
eventi in musica, sul cinema, comici e a teatro, con un fitto palinsesto di incontri arricchito da laboratori
ed escursioni. Molte cose sono cambiate in dieci anni – basta pensare alla comunicazione digitale, alle
dinamiche dei social e allo streaming – ma non si sono modificati il calore umano, la vicinanza del
nostro affezionato pubblico, la gioia della condivisione delle idee e quella parte più passionale, viva,
emozionante e festosa che è da sempre l’anima del nostro Festival”.
Il Festival della Comunicazione guarda già anche alla sua
undicesima edizione: l’appuntamento è da giovedì 12 a domenica 15 settembre 2024, quando il Festival
tornerà a Camogli per affrontare il tema Speranze: slancio che abbraccia la dimensione personale e
relazionale verso la costruzione del mondo che vogliamo per noi e per le prossime generazioni, tra fiducia
verso il futuro e apertura verso il possibile, verso ciò che non è ancora e che siamo chiamati a
realizzare, all’insegna delle sollecitazioni sempre attuali del padre nobile del Festival Umberto Eco.
Informazioni: www.festivalcomunicazione.it
Canale Youtube: Festival della Comunicazione, Camogli
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