Accolta
la candidatura del Paesaggio dei terrazzamenti e della viticoltura delle Cinque
Terre nel Registro nazionale dei paesaggi rurali di interesse storico, delle
pratiche agricole e delle conoscenze tradizionali del Ministero
dell'Agricoltura.
Si
è concluso con successo, l’audit di verifica con gli
esperti dell’Osservatorio Nazionale del Paesaggio Rurale (ONPR) del Ministero
dell'Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, dando così avvio
alla fase conclusiva del complesso processo di iscrizione del Paesaggio
dei terrazzamenti e della viticoltura delle Cinque Terre nel
prestigioso Registro nazionale dei Paesaggi Rurali Storici.
La
candidatura presentata dal Parco nazionale delle Cinque Terre è stata accolta
favorevolmente dalla commissione ministeriale: l’inserimento ufficiale nel
registro avverrà con la pubblicazione del relativo Decreto a firma del Ministro
Francesco Lollobrigida.
Il
dossier di canditura è stato costruito attraverso un minuzioso lavoro di
raccolta documentale storico scientifica a cura del gruppo interdisciplinare
composto da esperti, docenti e ricercatori dell’Università IUAV di Venezia, del
Laboratorio di Archeologia e Storia Ambientale dell’Università di Genova, con
il coordinamento dell’ufficio Biodiversità dell’Ente Parco.
Nel
documento emergono con forza la significatività storica della viticoltura delle
Cinque Terre, l’integrità dell’architettura a fasce terrazzate a muri
a secco, mantenuta nel tempo in un intreccio unico di aree coltivate e
rinaturalizzate, zone boschive e infrastrutture rurali storiche e,
soprattutto, l’attualità del ruolo socio economico esercitato dal
contesto agricolo produttivo, strumento di prevenzione del rischio idrogeologico
oltre che elemento identitario a fondamento dell’autenticità del territorio.
Unicità
a cui corrispondo fattori di vulnerabilità dovuti al complesso
contesto ambientale (altitudine, pendenza, esposizione) e dunque non mutabili,
ed altri sui quali invece la pianificazione territoriale può intervenire con
misure ad hoc, lavorando ad esempio sull'accessibilità e l’innovazione
tecnologica.
L’inserimento
nell’elenco dei paesaggi rurali storici oltre al prestigio, consente di
candidare l’area al programma GIAHS della FAO (Globally Important
Agricultural Heritage Sites) e concede la priorità di finanziamento su
misure PSR (Piano di Sviluppo Rurale) e altre programmazioni
nazionali e comunitarie. Promuove inoltre attività di ricerca che
approfondiscano i valori connessi con il paesaggio rurale, anche al fine di
tutelare la diversità bio-culturale.
“L’agroecosistema
delle Cinque Terre rappresenta un immenso patrimonio di biodiversità,
ambientale, culturale e colturale con valori e particolarità uniche e
sorprendenti. - dichiara la Presidente Donatella Bianchi - Questo
importante riconoscimento di eccellenza sarà un ulteriore elemento di tutela e
promozione del paesaggio vitivinicolo tradizionale che ne attesta il carattere
multifunzionale, con il vantaggio di veicolare specifiche misure di sostengo in
aiuto al comparto agricolo, presidio vitale per la sopravvivenza di questo
patrimonio collettivo.”
Foto dal sito internet del Parco delle Cinque Terre
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