Il 2021 riparte in salita. A gennaio immatricolazioni in calo del 14%
Il mercato dell’auto stenta a decollare e apre l’anno con una flessione a doppia cifra. Nel
primo
mese del 2021 sono state immatricolate 134.001 nuove vetture con un calo del
14%
rispetto
alle 155.867 del gennaio 2020.
Il
mese di gennaio è stato certamente penalizzato da due giorni lavorativi in
meno, ma ancor
più
dalle limitazioni nelle zone più colpite dall’emergenza da Covid-19 e
dall’apertura tardiva
del
portale per la richiesta degli incentivi. A questo va aggiunto che il mancato
adeguamento al
nuovo
ciclo WLTP dei valori di CO2 previsti per
l’applicazione dei fringe benefit ha causato
turbativa
nel mercato delle auto aziendali. Da sottolineare che il calo sarebbe stato
certamente
ancora
più pesante in assenza del pacchetto di incentivi previsto dall’emendamento bipartisan
alla
Legge di Bilancio.
L’avvio degli incentivi, infatti, sta fornendo grande sostegno al
comparto, con un notevole
successo
per le richieste di rottamazione sulla fascia incentivata da 61 a 135 g/km: un
ottimo
risultato
per l’ambiente, ma la disponibilità di fondi rischia di esaurirsi rapidamente
nel primo
trimestre.
“In questo scenario la nostra stima per il
mercato delle autovetture nel 2021 è di 1.550.000 immatricolazioni, che indica un andamento positivo del +12%
rispetto all’annus horribilis appena
chiuso, ma che va letta in relazione al trend pre pandemia: parliamo ancora di
un pesante calo del 19% rispetto ai
livelli 2019 e non è certamente una stima prudenziale”, afferma Michele
Crisci, Presidente dell’UNRAE, l’Associazione delle Case automobilistiche
estere.
Dalla struttura del mercato di gennaio, sotto il profilo degli
utilizzatori (da questo mese
revisionati
con un nuovo dettaglio) emerge una tenuta dei privati che, con 91.600 vetture
immatricolate
(-0,7%), crescono di oltre 9 punti di quota, sfiorando il 68% di
rappresentatività
sul
totale, grazie al sostegno dei nuovi incentivi introdotti con la Legge di
Bilancio.
Una flessione a doppia cifra nel 1° mese dell’anno interessa tutte
le alimentazioni
tradizionali:
perdono circa 1/3 delle vendite il motore a benzina, diesel e metano, scendendo
rispettivamente
al 36% (-10,4 p.p.), al 26,9% (-6,7 p.p.) e al 2% (-0,6 p.p.).
Prosegue il boom delle vetture elettrificate, in particolare
ibride e plug-in che crescono a tripla cifra, raggiungendo le prime il 24,3%
dal 9,2% di un anno
fa e le seconde il 2,8% (+1,9 p.p.). Le vetture elettriche crescono del 28,2%
all’1,9% di
rappresentatività, dall’1,2% del gennaio 2020
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