I 50 anni di Citroën Ami8.
Presentata
nel 1969, AMI8 fu l’erede dell’AMI6. Di piccole dimensioni ma spaziosa
all’interno, pratica, comoda, robusta e di semplice manutenzione era in grado
di andare dappertutto e di trasportare ogni cosa.
Disegnata
da Robert Opron, fu prodotta fino 1978 nella versione berlina e fino all’anno
successivo nella versione Break.
Citroën
AMI8 fu presentata al Salone dell’Auto di Ginevra del 1969. La vettura era
un’evoluzione dell’AMI6, presentata qualche anno prima, nell’aprile del 1961,
quando Citroën stupì (una volta ancora) il mondo intero con la sua
interpretazione della vettura media da famiglia, frutto del lavoro del designer
italiano Flaminio Bertoni, già autore della linea della Traction Avant, della
DS19 e di gran parte di quella della 2CV.
La linea
dell’AMI6 era una totale rottura con i modelli precedenti: Bertoni era riuscito
a creare una comoda berlina a quattro posti e tre volumi, con un grande vano
bagagli di 350 litri in meno di quattro metri di lunghezza totale, utilizzando
in gran parte la collaudata meccanica della 2CV e un nuovo motore, più potente,
di 602cc di cilindrata che permetteva di viaggiare in tutto comfort sul filo
dei cento all’ora. C’era riuscito adottando un astuto lunotto posteriore a
inclinazione invertita, che lasciava spazio, in basso, per il cofano bagagli e
in alto per la testa dei passeggeri. Era nata la “linea a Z”.
L’AMI6
fu un vero successo e fu per due anni l’auto più venduta di Francia. Le
nervature delle lamiere le conferivano un carattere inconfondibile, permettendo
allo stesso tempo di risparmiare peso a tutto vantaggio di consumi e
prestazioni. L’arrivo nel ‘64 della versione giardinetta, denominata “Break”,
che aggiungeva un comodo portellone posteriore capace di accogliere carichi
anche molto ingombranti, sancì il successo della famiglia delle AMI Citroën.
Il
designer che definì le linee delle AMI8 fu Robert Opron, scelto quale suo
assistente direttamente da Flaminio Bertoni. Opron veniva dalla Simca e avrebbe
disegnato per Citroën quattro vetture: GS, SM, CX e VISA, di cui curò lo stile
delle prime versioni. Dopo la scomparsa di Bertoni avvenuta improvvisamente nel
1965, Opron si trovò tra le mani il difficile incarico di rinnovare lo stile
della AMI6 la cui produzione avrebbe dovuto proseguire almeno per altri dieci
anni, in attesa di lanciare un modello totalmente nuovo (che sarà poi la VISA).
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