A maggio il mercato dell’auto in Italia registra un
segno negativo: -6,6% con 139.581 auto nuove immatricolate rispetto alle
149.482 di maggio 2023. I primi 5 mesi archiviano una crescita del 3,4% sullo
stesso periodo dello scorso anno a 726.311 unità (ma ancora -20,2% su
gennaio-maggio 2019).
Per quanto riguarda le auto BEV (dotale di solo motore
elettrico) e PHEV (un motore elettrico e uno endotermico), anche maggio è stato
penalizzato dall’attesa degli incentivi: nel mese le BEV, seppur in recupero,
si fermano al 3,6% di quota e le PHEV al 3,3%.
Ma su questo fronte, finalmente, dopo mesi di attesa,
sabato 25 maggio è stato pubblicato in G.U. n.121 il DPCM 20 maggio 2024 che
rende operativi i nuovi incentivi da quella data. Questa mattina, con 4 mesi di
ritardo dall’ufficializzazione dei nuovi incentivi, è stata aperta la piattaforma
Invitalia per il caricamento degli ordini raccolti, e i fondi resi disponibili
per la fascia 0-20 g/Km sono praticamente già esauriti.
“Scopriamo inoltre con sorpresa il giorno
dell’apertura della piattaforma – afferma il Presidente dell’UNRAE, Michele
Crisci - che non sono stati resi disponibili tutti i fondi previsti per
le autovetture: mancano ben 178,3 milioni”. “Per farlo sarà adesso necessaria
l’emanazione di un DPCM apposito, che auspichiamo avvenga nel più breve tempo
possibile, per evitare l’ennesimo periodo di incertezza che si prospetta per il
mercato”.
Sui nuovi incentivi, quindi, “l’UNRAE da un
lato esprime soddisfazione per l’accoglimento della maggior parte delle
richieste portate all’attenzione del Governo, come l’innalzamento degli
incentivi unitari e l’inclusione delle persone giuridiche con bonus ad importo
pieno. Dall’altro lato manifesta forti preoccupazioni per le distorsioni che si
potranno generare sul mercato”. “Inoltre, auspica che venga indicata presto una
strategia chiara sui supporti alla transizione, con un orizzonte di 2-3 anni,
per consentire a consumatori e imprese di programmare gli acquisti ed evitare
che lo stop & go crei ulteriori danni al mercato”, è il commento del
Presidente Crisci.
Secondo le stime UNRAE, considerando tutti i 952,5
milioni previsti dalla nuova formulazione, saranno incentivate circa 316.000
vetture (di cui circa il 12% nella fascia 0-20 g/Km, l’11% in quella 21-60 g/Km
e il 77% nella 61-135 g/Km), senza però generare volumi aggiuntivi al mercato.
“Ma per favorire la transizione energetica, come
insistiamo da tempo – prosegue il
Presidente Crisci - è indispensabile riformare il trattamento fiscale
delle auto aziendali in uso promiscuo, attraverso i decreti attuativi della
Delega Fiscale, agendo su detraibilità IVA e deducibilità dei costi in funzione
delle emissioni di CO2, e riducendo il periodo di ammortamento a 3 anni”.
“Riguardo a questo tema - continua Crisci - auspichiamo
che vengano convocati quanto prima i Tavoli interministeriali dedicati alle
strategie del settore automotive ed in particolare alla fiscalità, al fine di
rilanciare la competitività delle imprese italiane e valorizzare il contributo
che le stesse, con il veloce ricambio dei veicoli aziendali, possono fornire
per accelerare il rinnovo del parco circolante”.
Commenti