La storia di Opel, dal 1899 alla nuova Corsa del 2020

 Nell’anno 1940, la Seconda Guerra Mondiale era iniziata da mesi, ma nello stabilimento Opel di Rüsselsheim la produzione sarebbe andata avanti ancora per qualche settimana, consentendo alla Casa tedesca di costruire la milionesima autovettura da quando, nel 1899, era entrata nel settore automobilistico.

All’inizio della produzione Opel produceva solo undici unità l’anno. Ciò nondimeno sette anni più tardi, nel 1906, la millesima Opel usciva dagli stabilimenti di Rüsselsheim e già nel 1912 fu la volta del decimillesimo esemplare, un’Opel 20/100 HP.


La milionesima autovettura Opel - una berlina Kapitan – costruita nell’ottobre 1940, pochi giorni prima dell’interruzione della produzione - inaugurava una sorta di tradizione per cui queste tappe storiche della Casa di Rüsselsheim sarebbero state segnate da altrettante ammiraglie.

L’Opel Kapitan era uno dei modelli con i quali, alla fine degli Anni Trenta, Opel sfidava la migliore concorrenza nel segmento delle automobili di classe superiore, offrendo un alto livello di qualità e di finitura a prezzi molto più contenuti. Con questo modello la Casa tedesca disponeva proprio di una 6 cilindri all’altezza di tale compito. Oltre alla carrozzeria a scocca portante, questa vettura aveva sospensioni anteriori indipendenti, ammortizzatori idraulici, riscaldamento ad acqua con ventilatore elettrico e bocchette per disappannare il parabrezza: tutte cose che all’epoca facevano sensazione. Per non parlare delle "fessure per il suono" che, come spiegava il catalogo dell'epoca, erano le "uscite" per la "fonte del suono". Autoradio e amplificatori avevano trovato posto sulla Opel Kapitan.

Il 9 novembre 1956 un’altra Kapitan fu invece l’Opel prodotta numero due milioni. Aveva una carrozzeria che ricordava nella linea quelle delle automobili americane dell’epoca, nuove sospensioni, e paraurti, profili decorativi e coprimozzi cromati e un originale frontale a “bocca di pescecane”.

Il 25 maggio 1983 un’Opel Senator CD di colore argento fu invece la
20milionesima Opel costruita. Seppure realizzata sulla stessa piattaforma della contemporanea Rekord con la quale le somiglianze tecniche ed estetiche erano evidenti, l’Opel Senator era leggermente più lunga e spaziosa e presentava un frontale leggermente più largo e alcuni accorgimenti (come l'ampio uso di cromature, la nuova mascherina, l'arretramento del terzo montante e il terzo finestrino laterale) che le conferiva una fisionomia propria. Era inizialmente offerta con una gamma di propulsori a 6 cilindri che comprendeva un 2.800 da 140 CV e un 3,0 litri a carburatori da 150 CV oppure ad iniezione da 180 CV.

Il 23 Febbraio1989 un’Opel Omega-A 3.0 Station Wagon ancora di colore argento fu la 25milionesima Opel prodotta. Con la presentazione della prima generazione di Opel Omega la casa tedesca non aveva cambiato solo il nome del suo modello di classe superiore, ma fatto anche un importante rinnovamento della sua immagine che assumeva una connotazione molto più dinamica.

La linea della prima serie della “Omega” era un indice evidente di questa inversione di tendenza. Il frontale spiovente, le fiancate lisce, i finestrini avvolgenti creavano una forma molto slanciata che si traduceva in un ottimo coefficiente di penetrazione aerodinamica compreso fra 0,28 e 0,30 a seconda delle versioni. Tutto questo, unitamente alla particolare cura dedicata alla tecnica motoristica, all’economia, al rispetto dell'ambiente e alla sicurezza, valse alla casa tedesca il secondo premio “Auto dell’Anno” nel giro di tre anni.

Solo cinque anni più tardi, il 25 Aprile 1994, un’Opel Omega-B MV6, in altre parole la versione ad alte prestazioni della gamma, fu la 30milionesima    prodotta, mentre il 2 dicembre 1999 la Casa tedesca festeggiò un secolo di produzione automobilistica costruendo la sua 50milionesima automobile che, per la cronaca, era un’Omega-B.

A differenza della prima serie, che si rivolgeva sia al tradizionale cliente   sia ad un pubblico dinamico, la seconda si proponeva come una ragionevole alternativa ad alcuni modelli di prestigio. A tale proposito, mentre la prima serie (Opel Omega-A, 1986-1994) fu proposta sia con economiche motorizzazioni a benzina di 1.800 e 2.000 cc e 2.300 Diesel e turbodiesel che con poderosi 6 cilindri 3.000 a 12 e 24 valvole da 177 CV e 204 CV (senza dimenticare la spettacolare versione realizzata nel 1989 in collaborazione con la Lotus), la seconda serie (Opel Omega-B, 1994-2003) si segnalava invece per le linee più morbide e arrotondate, così come una serie di sofisticate motorizzazioni di 2.000-3.000 benzina e turbodiesel. Tra queste spiccavano un 6 cilindri in linea da 130 CV, un 2.000 ad iniezione diretta di gasolio e un 3.000 V6 a benzina da 210 CV.

La nuova   Opel Corsa-e, l’elettrificazione accessibile a tutti

Il 2020 è l’anno del lancio del modello   Opel tecnologicamente più avanzato. La nuova   Opel Corsa-e, con i suoi 337 km di autonomia secondo il ciclo WLTP, è perfetta per essere utilizzata tutti i giorni e la sua batteria da 50 kWh può essere ricaricata fino all’80% della sua capacità in soli 30 minuti. Tre le modalità di guida: Normal, Eco e Sport per prediligere la massima efficienza o dinamismo e sportività, in base alle condizioni.

Con una potenza di 100 kW e una coppia istantanea massima di 260 Nm, infatti,   Opel Corsa-e spicca per reattività, agilità e dinamismo, passando da 0 a 100 km/h in soli 8,1 secondi. Numeri da vera sportiva.

Su nuova   Opel Corsa-e debuttano tecnologie e sistemi di assistenza alla guida solitamente presenti in segmenti di mercato superiori, come i fari anteriori adattivi Intellilux LED® matrix che non abbagliano gli altri automobilisti e che   Opel mette a disposizione del grande pubblico per la prima volta nella categoria delle piccole, secondo la propria tradizione consolidata in 121 anni di vetture   Opel. Gli otto moduli a LED sono controllati dalla telecamera anteriore ad alta risoluzione e adattano automaticamente e continuamente il fascio di luce in base al traffico e all’ambiente circostante. Ma anche l’allerta incidente con frenata automatica di emergenza e riconoscimento pedoni, attivo tra i 5 e gli 85 km/h, il riconoscimento cartelli stradali, il Cruise control basato su radar e il Sistema di protezione della fiancata Flank guard basato su sensori, entrambi offerti in opzione. Ma non è tutto, sono disponibili anche il Sistema di mantenimento della corsia di marcia e quello di centraggio, l’Allerta angolo cieco laterale, la Retrocamera con visione a 180 gradi e diversi sistemi di assistenza al parcheggio.

Con il nuovo infotainment, inoltre,   Opel Corsa e i suoi passeggeri possono viaggiare sempre connessi. Il Multimedia Navi con schermo touch a colori da 7 pollici e il top di gamma Multimedia Navi Pro con schermo touch a colori da 10 pollici offrono anche il nuovo servizio telematico “ OpelConnect”, con funzioni utili per la vita di tutti i giorni come la Navigazione live con informazioni sul traffico in tempo reale, il collegamento diretto con il soccorso stradale e la chiamata di emergenza ecall.

Tanta tecnologia è accessibile ad un vasto pubblico. Grazie agli incentivi statali e a quelli   Opel e ai vantaggi economici delle proprie vetture elettriche,   Opel Corsa-e può vantare costi d’uso in linea con quelli di Corsa benzina e diesel: a parità di costi è il desiderio di elettrificazione del cliente a guidare l’acquisto, rendendo finalmente l’elettrificazione accessibile a tutti.

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