ACI Storico riconosciuto dal TAR Lombardia può certificare i veicoli d’epoca
Respinto il ricorso presentato dall’ASI - Automotoclub Storico Italiano
Una sentenza del TAR Lombardia (n.2543/2025) ha posto fine alla disputa sull’idoneità di ACI Storico a rilasciare certificazioni per veicoli di interesse storico. Il Tribunale ha infatti respinto il ricorso presentato dall’ASI (Automotoclub Storico Italiano) contro la Risoluzione 2/2021 della Regione Lombardia, che legittima l’utilizzo della “Lista di Salvaguardia” di ACI Storico come base per ottenere l’esenzione dalla tassa automobilistica sui veicoli ultraventennali.
La decisione riconosce la validità delle attestazioni rilasciate da ACI Storico, equiparandole a quelle delle altre realtà riconosciute a livello nazionale. La certificazione consente ai proprietari di veicoli storici di accedere ai benefici fiscali previsti per i mezzi con almeno 20 anni di età e considerati di rilevanza collezionistica o culturale.
Per i giudici amministrativi, la Regione ha agito nel pieno rispetto delle competenze a essa attribuite, in particolare nella gestione della fiscalità regionale. L’obiettivo della Risoluzione – incentivare la conservazione del patrimonio automobilistico storico – è stato considerato legittimo e coerente con le finalità di tutela previste dalla normativa.
L’ASI, nel suo ricorso, aveva messo in discussione la legittimità costituzionale della norma, sostenendo che creasse disparità di trattamento e sconfinasse nelle prerogative statali in materia tributaria. Il TAR ha però rigettato questi rilievi, stabilendo che la Regione Lombardia ha agito correttamente e in coerenza con il Codice della Strada (art. 60, comma 4).
Con questa sentenza, si rafforza il ruolo di ACI Storico come interlocutore autorevole per la certificazione dei veicoli d’epoca. I collezionisti lombardi possono ora contare su un riferimento ufficiale e riconosciuto per ottenere i vantaggi fiscali legati alla storicità dei propri mezzi.
Articolo tratto da
Regolink.com

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