Il Festival della Comunicazione chiude una grande undicesima edizione e guarda già al 2025
Camogli - Un format di successo, ospiti illustri e pubblico entusiasta: l’undicesima edizione del Festival della Comunicazione si conferma anche quest’anno una festa della cultura con una grande partecipazione e di assoluto spessore. Il borgo di Camogli si è animato da giovedì 12 a domenica 15 settembre, con più di 100 eventi tra incontri, dibattiti, concerti, laboratori ed escursioni, coinvolgendo oltre 160 ospiti protagonisti del panorama letterario, artistico, economico, scientifico, musicale e dello spettacolo.
Un
Festival di indiscutibile successo sia dal vivo, saldamente sopra le 45mila
presenze tra terrazze, piazze e maxischermi, sia online, con 500mila visualizzazioni
via streaming e arrivando a superare i 19.700 iscritti al canale YouTube. Sono oltre
860mila le views delle pagine del sito, e anche la partecipazione via social è
in crescita con una copertura che ha raggiunto le 330mila persone. Insieme ai
numeri, ci sono il calore e l’affetto di un pubblico puntualmente vicinissimo a
una manifestazione sempre più apprezzata e riconosciuta.
Ideato
con Umberto Eco, diretto da Rosangela Bonsignorio e Danco Singer, organizzato
da Frame e dal Comune di Camogli in collaborazione con Regione Liguria,
Università di Genova, Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e Istituto Italiano
di Tecnologia di Genova, il Festival quest’anno è stato dedicato al tema Speranze,
inteso come slancio combattivo e propositivo che abbraccia la dimensione personale,
relazionale e creativa, forza propulsiva tra la fiducia verso il futuro e
l’apertura verso il possibile, verso ciò che non è ancora e che siamo chiamati
a realizzare.
A Gerry
Scotti è andato il Premio Comunicazione 2024, ‘per il giusto equilibrio tra
competenza professionale e spontanea cordialità che ha contraddistinto la sua
intramontabile carriera che, in oltre quattro decenni, ha attraversato media,
format e ruoli sempre diversi; per la sua capacità di adattarsi a contesti, a
modi, a formule comunicativi sempre nuovi senza dimenticare mai di osare per la
strada della sperimentazione; per la sua incontestabile simpatia che gli ha
permesso di entrare attraverso la TV nelle case e nel cuore del pubblico
italiano di ogni generazione, intessendo un rapporto di intima familiarità’.
“Questa
edizione ha saputo unire, come mai prima, il passato e il futuro, la storia e la
visione. I quattro giorni di incontri, tutti legati dal tema ‘Speranze’, sono
stati un viaggio affascinante tra le nostre radici culturali e la nostra
evoluzione come specie. Abbiamo esplorato i temi più significativi e quelli
emergenti dell’economia, della scienza, della digitalizzazione, del dibattito
pubblico e delle arti”, ha dichiarato il direttore del Festival della
Comunicazione, Danco Singer, al termine dell’evento. “La comunicazione è il
ponte che consente il dialogo tra le diverse discipline e la fusione di mondi
apparentemente distanti, modellando le innovazioni e ordinando il pensiero
nella costruzione di ciò che sarà. Ospiti straordinari, sia vecchi sia nuovi
amici del Festival, hanno offerto uno sguardo originale sugli argomenti al
centro del dibattito e hanno riscoperto memorie preziose che rischiavano di
svanire col tempo. Il successo di una manifestazione come la nostra non si
misura solo dai risultati numerici, come l’affluenza e la visibilità mediatica,
ma anche dalla sinergia tra l'organizzazione, le amministrazioni, le forze
dell’ordine, i cittadini di Camogli, lo staff, i volontari e il valore
culturale e affettivo che ogni ospite porta con sé. Un equilibrio che abbiamo
costruito negli anni, anzitutto grazie alla saggezza di Umberto Eco e poi con
il lavoro di una squadra dedicata e sempre più coesa.”
La
direttrice Rosangela Bonsignorio ha aggiunto: “Le vie, le piazze e le terrazze
di Camogli, sempre affollate, sono una costante piacevole per il Festival della
Comunicazione, ma è il calore che riceviamo dai partecipanti, dai numerosi
volontari e anche attraverso i canali social che è davvero inestimabile. Gli
eventi principali, esauriti in pochi minuti dopo l'apertura delle prenotazioni,
le platee sempre gremite, un pubblico meraviglioso (e altrettanto ordinato), le
lunghe code ai firmacopie e l’entusiasmo palpabile dalle prime ore del mattino
fino agli eventi serali confermano il desiderio di fare cultura, di incontrarsi
e di stare insieme. Abbiamo vissuto quattro giornate intense e stimolanti, con
momenti che spaziavano dalle colazioni con gli autori agli eventi musicali e
comici, arricchiti da un ricco programma di laboratori, escursioni ed escape
room. Sebbene il mondo che raccontiamo sia in costante trasformazione – dalla
comunicazione digitale alle dinamiche dei social e allo streaming – sono
rimasti immutati il calore umano, la vicinanza del nostro affezionato pubblico,
la gioia di condividere idee e quella dimensione appassionata, viva ed
entusiasta.”
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