Auto rubate ritrovate solo una su tre.
Solo un’auto su
tre è ritrovata, è record. L’analisi annuale lojack sui furti d’auto, un
fenomeno che colpisce in Italia soprattutto 5 Regioni, dove si registra l’84%
dei furti, e alcune auto e SUV: Panda, 500, Punto e Qashqai.
Scende
per la prima volta al 36% il tasso di recupero delle auto rubate. Lo
scorso anno delle 95.403 vetture sottratte (oltre 261 il giorno e 11 ogni ora),
solo 34mila sono state ritrovate. Di oltre 61mila auto si sono perse le
tracce, instradate su mercati esteri o utilizzate per alimentare il mercato
nero dei pezzi di rica
mbio. 1 auto su 4 è stata rubata in Campania. Panda,
500 e Lancia Ypsilon i modelli preferiti dai ladri. Napoli “caput furtorum”,
con oltre 17mila episodi. Continua a crescere l’appeal dei SUV, che crescono
dell’11%: boom dei furti di Nissan Qashqai.
Sono
questi i principali trend che emergono dal “Dossier sui Furti d’Auto”,
elaborato da LoJack Italia, società del Gruppo CalAmp leader nelle
soluzioni telematiche per l’Automotive e nel recupero dei veicoli rubati, che
ha raccolto e analizzato i dati forniti dal Ministero dell’Interno sul 2019 e
li ha integrati con quelli provenienti da elaborazioni e report nazionali e
internazionali sul fenomeno.
I dati
relativi allo scorso anno tracciano uno scenario nazionale a macchia di
leopardo con alcune “zone rosse” in cui il rischio furto è decisamente elevato
(soprattutto per alcuni modelli), e altre significativamente più tranquille.
Nel 2019
i furti d’auto si sono concentrati prevalentemente in 5 Regioni, quelle
tradizionalmente più “appealing” per questo business. Il primato spetta alla
Campania con 23.554 furti: 1 episodio su 4 a livello nazionale è avvenuto qui.
A distanza, seguono Lazio (17.021), Puglia (16.389), Sicilia (13.178) e
Lombardia (10.013). Complessivamente, in queste Regioni si registra l’84% delle
complessive sottrazioni.
Il calo
del numero delle auto rubate, nel 2019 95.403 (oltre 261 al giorno e 11
ogni ora), ha segnato una decisa polarizzazione del fenomeno, a testimonianza
di un business criminale che si focalizza sulle Regioni di origine delle
organizzazioni criminali e in quelle in cui queste intessono maggiormente i
propri interessi economici. Si registrano fenomeni emergenti come bande
criminali dedite al furto di specifici modelli in alcune città per periodi più
o meno lunghi, che proseguono nella propria attività fino al raggiungimento di
un determinato numero di vetture sottratte da rimettere in commercio.
A
preoccupare particolarmente è il continuo calo dei recuperi, lo scorso anno
34.196 vetture sono state restituite ai legittimi proprietari. Delle restanti
oltre 61.000 auto si sono perse le tracce, instradate verso mercati esteri
(soprattutto est Europa) o utilizzate per alimentare il redditizio business dei
pezzi di ricambio. Così il tasso nazionale di recupero delle auto rubate è
sceso dal 40% al 36%, toccando la percentuale più bassa degli ultimi anni.
In
alcune aree il furto apre una vera e propria corsa contro il tempo per
ritrovare l’auto. Trascorse le prime 24 ore, infatti, le percentuali di
rintracciarla si riducono al minimo. Campania e Lazio, rispettivamente con il
33% e il 26% dei recuperi, sono le Regioni in cui le Forze dell’Ordine
incontrano maggiori difficoltà nel riportare a casa i veicoli.
Decisamente
interessanti sono anche i dati relativi alle province più colpite da questa
piaga. Il podio resta prerogativa di tre piazze da sempre nel mirino dei ladri
d’auto: Napoli, con 17.767 furti, Roma (15.835 sottrazioni) e Catania (7.441).
Completano questa poco virtuosa top ten delle province a “bollino rosso” Bari
(6.595), Milano (6.523), Torino (3.857), Foggia (3.437), Palermo (3.254),
Caserta (2.961) e Barletta-Andria-Trani (2.560).
I brand
del Gruppo FCA giocano un ruolo di primo piano, con ben 6 modelli tra i 10 più
rubati. Sommando FIAT (36.847 veicoli rubati e circa il 39% dei furti
nazionali), Lancia (6%) e Alfa Romeo (5%), si raggiunge l’esatta metà del
business furti in Italia. La particolarità di questi tre marchi è data da un
tasso di recupero di veicoli superiore alla media nazionale, che oscilla tra il
40% e il 44%. Ben sotto la media recupero nazionale del 36%, invece, tutti gli
altri brand su cui si concentrano l’attenzione dei ladri: Ford (solo il 31% è
recuperato), Volkswagen (28%), Renault (27%), Opel (28%), Mercedes (21%), Audi
(28%), Smart (27%).
Nessuna
sorpresa arriva dalle prime 5 posizioni della classifica delle auto più
rubate, dove si confermano Panda (11.299 sottrazioni), 500 (7.989), Punto
(6.664), Ypsilon (4.540) e Golf (2.301).
Con
1.965 sottrazioni entra nella top ten anche la Giulietta. Chiudono la
graduatoria la Fiesta (1.953), la Fortwo Coupè (1.794), la Clio (1.772), la
500L (1.627). Complessivamente le 10 vetture “preferite” dai ladri
rappresentano il 44% del mercato furti totale.
Dall’analisi
del dettaglio territoriale, emergono alcuni spunti utili a comprendere le
peculiarità del fenomeno furti d’auto nelle principali piazze.
Più in
generale, nelle tre province del sud Italia si conferma l’egemonia dei brand
FCA: a Napoli è presente nella top ten anche la Seicento, a Bari le prime 5
posizioni sono occupate da modelli dell’ex costruttore nazionale, che a Catania
presidia addirittura le prime 7. Roma conferma il legame con il mondo Smart:
nella provincia capitolina spariscono oltre la metà delle Fortwo (801) rubate
in tutta Italia.
Milano
evidenzia due new entry, rispetto al dato nazionale, in chiusura di top ten:
Polo e Focus. Nella provincia meneghina la Golf è la terza auto più
rubata, dopo Cinquecento e Panda.
Nell’ambito
del fenomeno furti un segmento di business in continuo sviluppo è quello dei
SUV, da diversi anni sempre più diffusi sul mercato e ambiti anche dai ladri d’auto
che lo scorso ne hanno sottratti 5.140, l’11% in più dell’anno precedente.
I dati
della Top Ten evidenziano il boom del Nissan Qashqai (917 unità sottratte e +
49% rispetto al 2018) che si conferma SUV più ricercato. Nella top 5 dei più
rubati è seguito da Range Rover Sport (502), Range Rover Evoque (374) Kia
Sportage (323) e Toyota RAV 4 (321).
Una
menzione speciale merita anche il BMW X3 che entra di diritto nella top 10 dei
più rubati con 270 unità sparite e +85% rispetto al 2018.
La
Campania si conferma area a rischio anche per i SUV: qui avvengono oltre la
metà (473) dei furti di Qashqai.
Il
principale allarme per i proprietari degli Sport Utility Vehicle nasce dal
tasso di recupero (fermo a una media del 30%), decisamente più basso di quello
delle autovetture (-6 punti percentuali). Meno di un SUV rubato su 3 è
ritrovato dopo il furto, a testimonianza di quanto gli interessi della
criminalità organizzata si siano orientati su questi veicoli, sottratti e fatti
sparire dalla circolazione con estrema rapidità.
“Il
fenomeno dei furti d’auto è in costante evoluzione”, afferma Maurizio Iperti,
AD di lojack Italia, “I
nostri dati fotografano una vera e propria emergenza legata oggi ai mancati
recuperi delle auto rubate
(oggi il 64% del totale). Il dato preoccupa ancor di più perché in questi mesi,
dopo il calo dovuto al lockdown, il business dei furti ha recuperato il terreno
perduto ed è tornato a rappresentare una piaga per diverse aree del nostro
Paese.
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