Bus in Liguria: l’81,1% è stato immatricolato prima del 2013.
L’81,1% degli autobus
in circolazione in Liguria è stato immatricolato fino al 2012. Ne consegue che
solo il 18,9% è stato immatricolato dal 2013 in poi, e quindi negli ultimi sei
anni.
Tra le province liguri è Savona quella in cui la percentuale di
autobus immatricolati fino al 2012 è maggiore (89,2%). A Savona seguono Imperia
(87,6%), La Spezia (78,9%) e Genova (78,2%). Questi dati derivano da
un’elaborazione del Centro Ricerche Continental Autocarro su dati Aci.
A livello nazionale l’80,4% degli autobus in circolazione è
stato immatricolato fino al 2012 e solo il 19,6% dal 2013 in poi. Come emerge
dalle precedenti rilevazioni del Centro Ricerche Continental Autocarro in
Italia il parco circolante di autobus continua a crescere (tanto che nel 2018 hanno
superato quota 100.000 veicoli, secondo i dati Aci) mentre nell'ultimo anno le
immatricolazioni di nuovi mezzi sono calate rispetto all'anno precedente. Sono
proprio questi due elementi a causare il fatto che l’età media del parco
circolante di autobus in Italia sia piuttosto elevata, poiché si continuano a
mantenere in circolazione anche gli autobus più vecchi e il tasso di
sostituzione dei vecchi mezzi con mezzi nuovi è molto basso. A conferma di
quanto detto vi sono i dati elaborati dal Centro Ricerche Continental Autocarro
e anche i dati sull'età media degli autobus italiani, dati dai quali risulta
che in Italia gli autobus in circolazione hanno circa 11,4 anni di media, a
fronte dell’età media europea di circa 7,5 anni.
Le conseguenze di questa situazione sono intuitive, in termini di minore sicurezza della circolazione e di maggior impatto ambientale. Gli autobus più vecchi ancora in circolazione, infatti, hanno dispositivi di sicurezza non aggiornati con le tecnologie più recenti e allo stesso tempo presentano livelli di emissioni di sostanze inquinanti più alti rispetto ai mezzi di ultima generazione. Proprio nella direzione di accelerare il tasso di rinnovo del parco circolante di autobus va il Piano strategico nazionale della mobilità sostenibile per il rinnovo del parco autobus con mezzi a basso impatto, piano che prevede lo stanziamento di 3,7 miliardi di euro nel periodo 2019-2033 e punta al rinnovamento del parco di autobus adibiti al trasporto pubblico locale, investendo in particolare su mezzi meno inquinanti (elettrici, a metano o a idrogeno) e più moderni.
Le conseguenze di questa situazione sono intuitive, in termini di minore sicurezza della circolazione e di maggior impatto ambientale. Gli autobus più vecchi ancora in circolazione, infatti, hanno dispositivi di sicurezza non aggiornati con le tecnologie più recenti e allo stesso tempo presentano livelli di emissioni di sostanze inquinanti più alti rispetto ai mezzi di ultima generazione. Proprio nella direzione di accelerare il tasso di rinnovo del parco circolante di autobus va il Piano strategico nazionale della mobilità sostenibile per il rinnovo del parco autobus con mezzi a basso impatto, piano che prevede lo stanziamento di 3,7 miliardi di euro nel periodo 2019-2033 e punta al rinnovamento del parco di autobus adibiti al trasporto pubblico locale, investendo in particolare su mezzi meno inquinanti (elettrici, a metano o a idrogeno) e più moderni.
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