Bicicletta, ANCMA: L'Industria Europea
L’Associazione diffonde i dati del rapporto CONEBI: nel 2023 un calo dell’8,5% delle vendite nei Paesi UE, ma tengono gli investimenti nel settore. Entro 2025 il superamento dell’eccesso di scorte e la ripartenza della produzione
“I dati del mercato europeo sono leggermente
migliori rispetto alle tendenze nazionali che abbiamo delineato attraverso le
nostre stime. E questo impone un impegno ancora più significativo nel nostro
Paese per promuovere la cultura della bici e, soprattutto, lo sviluppo di
un’infrastrutturazione ciclabile più consona. È presente ancora un grande
potenziale di crescita in Italia, che ha solo bisogno di essere liberato
completamente e accompagnato in maniera sussidiaria dalle istituzioni”. È
quanto ha dichiarato stamane il presidente di Confindustria ANCMA (Associazione
Nazionale Ciclo Motociclo Accessori) Mariano Roman, commentando i numeri
dall'ultimo report annuale dell'industria e del mercato della bicicletta
europea di CONEBI (Confederazione Europea dell’Industria Bici, E-Bike, Componenti
ed Accessori).
La
relazione di CONEBI - diffusa in Italia da ANCMA - mette in luce come
l’industria europea della bicicletta abbia subito nel 2023 un “reset”,
adattandosi alla realtà economica più ampia, alle vendite eccezionalmente
positive durante gli anni della pandemia e alle interruzioni delle catene di
fornitura. Le vendite sono diminuite - tra i vari fattori - a causa
dell'aumento del costo della vita e della diminuzione del potere d'acquisto dei
consumatori europei. Nonostante ciò, il settore ha dimostrato una generale
capacità di recupero.
Entrando
nel vivo dei dati di mercato, il rapporto CONEBI 2024 evidenzia un calo delle
vendite di biciclette tradizionali e una leggera flessione delle vendite di
biciclette elettriche, nonostante queste ultime abbiano registrato un aumento
di oltre il 50% delle vendite unitarie rispetto ai livelli pre-pandemia.
Le
vendite di biciclette hanno totalizzato 11,7 milioni di unità, in calo rispetto
ai 14,7 milioni del 2022, mentre la domanda di e-bike è rimasta incoraggiante
con 5,1 milioni di unità rispetto ai 5,5 milioni del 2022. Le vendite combinate
di biciclette muscolari e biciclette elettriche sono state pari a 19,3 miliardi
di euro, pari un calo dell'8,9% rispetto al 2022.
Anche
la produzione ha subito un calo più marcato in risposta alla riduzione delle
vendite e all'eccesso di scorte dell'anno scorso, a causa delle interruzioni
della catena di approvvigionamento. CONEBI ritiene che il problema delle scorte
in eccesso potrebbe essere risolto nel 2025, aprendo la strada a un successivo
aumento della produzione.
Sono
stati effettuati investimenti significativi nella capacità produttiva, con la
costruzione di nuovi stabilimenti e magazzini in vari Paesi dell'UE. Gli
investimenti si sono mantenuti elevati, con oltre 1,9 miliardi di euro nel
2023, leggermente al di sotto dei 2,1 miliardi di euro registrati nel 2022, a
testimonianza della continua fiducia e della dedizione alla crescita.
Dall'altro
lato, il settore - che comprende oltre 1.200 aziende in tutta Europa - ha
registrato una diminuzione dei dati sull'occupazione rispetto al 2022: in
media, -5,5% rispetto all'anno precedente. Va notato che tale diminuzione varia
in modo significativo da Paese a Paese.
Mentre
alcuni mercati sono più sviluppati, altri devono ancora sperimentare la
rivoluzione della mobilità delle biciclette e delle e-bike. CONEBI rimane
ottimista sul fatto che il mercato europeo continuerà a crescere fino al 2030,
prevedendo un aumento significativo della domanda. Per ottenere questa crescita
del mercato, è essenziale un ambiente politico favorevole.
"Politiche
efficaci a livello europeo, nell'ambito del Green Deal europeo e di una solida
strategia industriale dell'UE, come la recente Dichiarazione europea sulla
mobilità ciclistica e il rapporto sul Percorso di transizione delle industrie
della mobilità. sono essenziali per dare impulso alla bicicletta e
all'industria ciclistica in tutta Europa. Le organizzazioni nazionali aderenti
a CONEBI hanno un ruolo fondamentale anche in questo" ha dichiarato
Massimo Panzeri, Presidente di CONEBI.
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