Rc auto, in Italia i premi rimangono più alti che nel resto d’Europa

 Nel 2020 la pandemia ha ridotto il numero e il costo degli incidenti/sinistri e le imprese italiane hanno abbassato i premi del 9,5%, riducendo da un lato il differenziale di prezzo con l’Europa ma comunque migliorando significativamente i margini rispetto al 2019.

 Avrebbero potuto o dovuto fare di più? L’ulteriore riduzione dei prezzi dell’11,7% registrata nel corso del 2021, in un contesto di progressiva ripresa della circolazione/sinistri, ha pareggiato i conti per i consumatori italiani.

 Storicamente in Italia l’RC Auto è stata più cara rispetto agli altri principali Paesi europei, ma il differenziale è calato negli anni. In particolare, nel 2019 si è registrato un gap di prezzo di 91€ con gli altri Paesi europei (Germania, Francia, Spagna e Regno Unito), in calo del 55,8% rispetto al 2011, quando il differenziale era pari a 206€. La differenza di prezzo Italia-Europa è sostanzialmente legata al maggior costo dei sinistri (nel 2019, 262€ di costo medio per polizza per l’Italia contro i 174€ medi per gli altri Paesi) e a spese di acquisizione e gestione dei contratti più elevate.


 Nel 2020 il Covid e le relative restrizioni hanno determinato una riduzione della circolazione con un conseguente calo degli incidenti/sinistri. Le imprese assicurative operanti in Italia hanno reagito abbassando i prezzi mediamente del 9,5% rispetto all’anno precedente secondo i dati di Segugio.it, società leader nella distribuzione online di prodotti di credito e nella comparazione di prodotti assicurativi e utilities. Resta tuttavia aperta una domanda: la riduzione dei prezzi praticata dalle imprese operanti in Italia è stata adeguata in relazione alla riduzione della circolazione/sinistri? Ci sono segnali contrastanti in questo senso:

Da un lato il gap con l’Europa si è ridotto ulteriormente nel 2020 scendendo da 91€ a 84€, segno del fatto che l’intervento sui prezzi è stato più incisivo in Italia, in parte anche per la diversa durata ed intensità delle restrizioni rispetto agli altri Paesi, in particolare il Regno Unito;

Dall’altro il margine tecnico per polizza in Italia è stato di 36,2€, ben più alto della media degli altri Paesi di 6,7€ ed in netto aumento rispetto al 2019 quando invece era negativo a -13€.

  Le conclusioni:

Prima dell’arrivo del Covid, le imprese assicurative operanti in Italia erano in affanno, con margini negativi a seguito della prolungata fase di riduzione dei prezzi, mentre nel resto d’Europa la situazione era più equilibrata, con margini mediamente positivi;

Nel 2020, con l’arrivo del Covid, in Italia i prezzi si sono ridotti più che nel resto d’Europa, ma non in misura coerente con la riduzione dei costi/sinistri, da cui il netto aumento dei margini. Va però detto che il miglioramento dei margini è rilevabile solo ex-post, in quanto le imprese assicurative non potevano prevedere nel corso del 2020 gli sviluppi della pandemia;

A fronte dei maggiori margini conseguiti nel 2020, le imprese nel corso del 2021, in un contesto di crescente circolazione stradale, hanno abbassato ulteriormente i prezzi dell’11,7% in misura maggiore quindi rispetto a quanto fatto l’anno precedente.

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