Tavola Rotonda Suzuki: evoluzione della mobilità urbana
Suzuki, il cui debutto nel settore delle due ruote avvenne nel 1952 proprio con la bicicletta a pedalata assistita Power Free, vuole comprendere e anticipare le tendenze di un mondo della mobilità che vede la bicicletta protagonista e il concetto di sostenibilità assumere rilevanza.
Inoltre, lo scenario attuale della mobilità, si sta spostando verso nuovi
modelli, orientati all’integrazione tra soft e active mobility verso
una modalità più fluida, in cui non esiste più un mezzo di trasporto esclusivo,
ma esiste una combinazione variabile di soluzioni in base alla esigenze di
mobilità variabili, a maggior ragione considerando che tutti noi siamo sia
automobilisti sia a volte ciclisti o pedoni e solo il rispetto reciproco
garantirà la efficacia e sicurezza della mobilità di tutti noi.
Il desiderio di mettere a fuoco gli scenari attuali e l’evoluzione in atto ha
portato Suzuki a organizzare una tavola rotonda che ha coinvolto alcune tra le
principali realtà del settore.
L’evento è stato moderato da Federico Quaranta, conduttore
televisivo di Linea Verde Radici, TV magazine orientato alla scoperta del
territorio e delle sue storie. Quaranta è attivo nel mondo delle bici e
appassionato motociclista e incarna lo spirito “diffuso e condiviso” espresso
durante la tavola rotonda.
Hanno accettato l’invito a parlarne insieme a Suzuki:
ACI – il Presidente Sticchi Damiani; ANCMA – il Responsabile Ufficio Stampa Alessandro Re; DAVIDE CASSANI – Presidente dell’APT servizi Emilia Romagna, Commentatore televisivo, CT della nazionale ciclismo fin all’anno d’oro del 2021; FIAB – Componente del Consiglio di Presidenza Giuliano Giubelli;
MARINO BARTOLETTI – Giornalista, commentatore e scrittore; SUZUKI ITALIA – il Presidente Massimo Nalli
Non sono mancati momenti di riflessione su come il Codice della Strada possa
adeguarsi ai cambiamenti in atto e sul ruolo dell’educazione stradale per i
nuovi e i vecchi utenti della strada.
Chiamato ad aprire il dibattito da Federico Quaranta, Massimo Nalli ha
ricordato come l’ingresso di Suzuki nel mondo della mobilità sia avvenuto con prodotti
capaci di aiutare le persone nella loro quotidianità, quali le biciclette
motorizzate, le auto di dimensioni compatte e i motori marini. “Oggi la Casa di
Hamamatsu evolve il suo ruolo, aiuta a vivere le passioni e vuole coinvolgere i
vari attori del panorama in un dialogo in cui i diversi mezzi di trasporto
convivono a soddisfare le necessita di mobilità, perseguendo la crescita del
benessere sociale, nel rispetto di tutti.” ha esordito Nalli.
Quaranta ha quindi chiamato in causa Marino Bartoletti, il quale si è
ricollegato al tema del benessere deliziando la platea con un racconto ricco di
suggestioni da cui è emerso come proprio la bicicletta abbia scritto la storia
dell’Italia nel Dopoguerra. Il Giro d’Italia del 1946 ha assunto nelle sue parole
un profondo significato simbolico. “Quello che non ha fatto Garibaldi lo hanno
fatto Coppi e Bartali. L’Italia è tornata a vivere, a lavorare e a vincere
pedalando.” ha detto Bartoletti, che ha quindi espresso il suo apprezzamento
per l’iniziativa della tavola rotonda. “Oggi è un giorno storico.
Automobilisti, motociclisti e ciclisti si guardano spesso in cagnesco ma qui
c’è una mano tesa, una ricerca di amicizia e complicità.”.
Il microfono è quindi passato ad Alessandro Re, che ha fornito interessanti spunti
di riflessione, snocciolando i numeri di un mercato che ha trovato slancio
nell’epoca post-Covid. Il livello di due milioni di bici vendute raggiunto nel
2020 in Italia sull’onda degli incentivi governativi è stato bissato nel 2021,
a riprova di quanto la popolazione guardi stabilmente alle due ruote a pedale
come soluzione di mobilità. Re ha sottolineato anche la crescita del segmento
delle e-bike e il boom registrato negli ultimi tempi dall’industria e
dall’export italiani.
Giuliano Giubelli ha quindi indicato in primis due ricette per sostenere questa
tendenza, ovvero l’eliminazione dei fattori che penalizzano ancora l’uso della
bicicletta e la creazione di fattori atti a favorire lo sviluppo del
cicloturismo, sia esso di prossimità oppure a lungo raggio. In seconda battuta
si è focalizzato sul ruolo delle Amministrazioni Locali nella creazione di un
quadro urbanistico a misura di bicicletta. “Troppo spesso le infrastrutture
sono pensate per le auto, quando occorrerebbe avere una visione più completa.”
è stata la sua tesi, sposata anche da Bartoletti, che attribuisce al Giro
d’Italia il compito di testimonial del movimento, a favore di una maggiore
ciclabilità delle città.
Quaranta ha poi coinvolto Davide Cassani, che ha insistito sul tema, ricordando
come l’Italia sia un passo indietro rispetto al resto d’Europa nell’uso della
bicicletta come mezzo di trasporto quotidiano. “A Copenaghen il 64% delle
persone va a lavorare in bicicletta. A Milano lo fa solo il 6%, mentre a Roma
siamo fermi a meno dell’1%. Serve che le città credano di più nei nuovi
progetti a assumano una visione di lungo periodo. La bici è spesso il mezzo
migliore per spostarsi, ma ciò deve avvenire in spazi adeguati e sicuri.”, ha
detto l’ex Commissario Tecnico, tirando la volata a Giubelli, che ha
fotografato il concetto dicendo che “la bici ridisegna il futuro delle aree
urbane”.
È stata quindi la volta di Sticchi Damiani, il cui intervento si è focalizzato
sul concetto di rispetto tra gli utenti della strada e sulla campagna “Rispettiamoci”
portata avanti dall’ACI. Il Presidente dell’Automobile Club ha elogiato Suzuki
per il suo sforzo a favore di una nuova mobilità e concluso con un chiaro
invito: “Dobbiamo essere tutti attenti alla mobilità dolce, collaborativi e
inclusivi.”.
Richiamato in causa, Nalli ha chiuso i lavori esprimendo soddisfazione per il
fatto che la tavola rotonda abbia raggiungo il suo obiettivo, quello di
stimolare un confronto costruttivo da cui sono scaturite tante idee, che ora si
spera vengano recepite da chi è deputato a prendere le decisioni necessarie.
Per rivedere la tavola rotonda: https://youtu.be/-vqjA40euR4
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