Ponte Morandi: la posizione dell’Automobile Club di Genova
La Commissione
Mobilità e Traffico dell’Automobile Club di Genova, ad un mese dal tragico
crollo del Ponte Morandi, si è riunita per mettere a fuoco idee e proposte per
soluzioni alternative al viadotto della Valpolcevera, in particolare in questo
momento critico per la città.
“Ci
sembra doveroso evidenziare la reazione seria, propositiva e unanime dei
genovesi: sia gli Enti che i cittadini”, nota il Presidente G.B. Canevello. “Un
particolare ringraziamento va rivolto ai Vigili del Fuoco, a tutte le Forze
dell’Ordine, alla Protezione Civile e a tutti i volontari che si sono prodigati
con immediatezza ad affrontare una situazione tanto tragica. Le responsabilità
certamente ci sono a diversi livelli ed è giunto il tempo che si avvii un
processo di valutazione e di successivo intervento di ripristino ai massimi
livelli di sicurezza perché milioni di automobilisti percorrono quotidianamente
la rete viaria urbana, extraurbana ed autostradale garantendo lo sviluppo
sociale ed economico del nostro Paese”.
Maurizio
Scajola, Presidente della Commissione, composta dai rappresentanti di Comune di
Genova, Camera di Commercio, Autorità di sistema del mar Ligure
Occidentale, Amt, Aiit e Università di Genova, espone le priorità condivise
nell'ultimo incontro. “Assoluta priorità va agli interventi per
ripristinare e facilitare la mobilità portuale. Il Porto è la maggior
risorsa economica delle città e della Liguria e in questa ottica bisogna
facilitare la movimentazione dei mezzi pesanti. Condividiamo il fatto che il
nuovo ponte debba essere bello e soprattutto sia ricostruito al più presto. In
questa fase riteniamo giusto che la mobilità privata non debba essere
facilitata. Riteniamo inutile l’autostrada gratuita mentre è giusto che ci
siano autobus gratuiti con particolare riferimento alla Valpolcevera così come
corsie riservate a mezzi pubblici e di soccorso”.
Anche
recentemente la Commissione Mobilità e Traffico dell'Automobile Club Genova ha
presentato uno studio concreto di fattibilità sulla realizzazione di una rete
tramviaria cittadina.
Norme di
buon senso, in un momento così difficile. Ma anche capacità di guardare in
prospettiva per dotare Genova e la Liguria di opere infrastrutturali
all'altezza. “La “Gronda” Voltri-Rivarolo è urgente e non può essere
ulteriormente ostacolata”, spiega Maurizio Scajola, Presidente della Commissione
Mobilità e Traffico dell’Automobile Club di Genova. “Siamo stati fermi per
troppo tempo. Oltre alla gronda occorrono due essenziali nuovi investimenti: la
costruzione dell’autostrada Albenga-Carcare-Predosa che solleverebbe l’attuale
tratta dell’autostrada da Albenga a Genova dal traffico pesante e leggero che
dall'ovest Europa (Portogallo–Spagna–Sud Francia) vuole raggiungere il Piemonte
collegandosi a Carcare con la Savona-Torino e la Lombardia collegandosi a
Predosa con la Voltri-Gravellona. Ne trarrebbe grande vantaggio l’attività
turistica oggi penalizzata da un flusso di veicoli (nei giorni d’estate e
sempre nei week-end) che dal Nord del nostro Paese raggiungono la Riviera e
viceversa. Con il vantaggio anche per i mezzi pesanti costretti nei giorni feriali
a continui stop and go. E poi il raddoppio della ferrovia a Ponente, da Andora
a Finale. L’investimento consentirebbe di trasferire una parte importante del
traffico merci dalla strada alla ferrovia per il tratto da Ventimiglia a
Genova. Utilizzando vagoni a pianale basso disposti come un nastro sul quale
gli autotreni scorrono fino a riempirlo e arrivati a destinazione, staccata la
motrice, scendono facilmente. Queste opere sono necessarie per la crescita
della nostra economia e sono urgenti. Non una, tutte! Il ponte era bello, ne
faremo uno migliore, ma bisogna fare presto”.
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