Camogli Festival della Comunicazione 2025: tra Ispirazione e scienza
Dalla fisica delle particelle all’intelligenza artificiale,
dal mistero del sonno al futuro del nostro pianeta, la ricerca scientifica e la
tecnologia sono protagoniste del ricco palinsesto della dodicesima edizione del
Festival della Comunicazione, in programma a Camogli da giovedì
Portare al centro dell’attenzione la parola Ispirazione significa riconoscere e coltivare quella scintilla che accende la conoscenza e alimenta il desiderio di scoprire, capire, creare. Significa dare valore alle idee che nascono dall’osservazione del mondo, all’ingegno che trasforma intuizioni in soluzioni concrete, alle competenze e alle tecnologie che rendono possibile superare sfide complesse e aprire nuove strade. L’ispirazione è il motore che unisce la ricerca scientifica alla creatività, l’innovazione alla memoria, il sapere alla capacità di immaginare futuri possibili. È ciò che spinge le menti a collaborare, intrecciando discipline, esperienze e linguaggi per costruire reti di pensiero e azione. Il Festival porta sul palco i grandi protagonisti della cultura scientifica, con un cartellone che spazia dall’astrofisica alla biologia, dalla sostenibilità ambientale alle neuroscienze, dalla paleoantropologia all’arte dell’illusione.
Tra gli appuntamenti più attesi, Mario Tozzi lancerà un forte monito in “Il pianeta è sull’orlo del collasso. Non tutto è perduto. Ma dobbiamo sbrigarci”, un’analisi lucida delle sfide ambientali globali – dal cambiamento climatico alla plastica nei mari – e un invito a ripensare il rapporto tra esseri umani e natura. Antonella Viola esplorerà invece il mistero del sonno e dei sogni in “Come Darwin dormiva e Freud sognava”, un viaggio tra neurobiologia, evoluzione e cultura che restituisce al sonno la sua centralità biologica e simbolica.
Maurizio Ferraris si interrogherà sul rapporto tra creatività e macchine in “IA ispirata?”, un dialogo tra l’arte poetica di ieri e le potenzialità dell’intelligenza artificiale di oggi (che anche Nello Cristianini esplorerà in un incontro dedicato agli insegnanti), mentre con “Ca-ra-uong, il suono di un’idea” Alberto Diaspro guiderà il pubblico alla scoperta del processo creativo nella scienza, dove intuizione e osservazione si fondono per generare innovazioni che cambiano la nostra vita, in assonanza con il dialogo “I colpi di fortuna della scienza” in cui Guido Barbujani e Telmo Pievani mostreranno come molte scoperte fondamentali siano nate da coincidenze, intuizioni inattese ed errori felici. Leo Ortolani e Rodolfo Zunino con “Ispirare, espirare, aspirare” si chiedono da dove arrivano le idee, come si esprimono in arte e nel mondo, e quale strada ci indicano. Il paleoantropologo Giorgio Manzi e Barbujani torneranno alle origini della ricerca sulle nostre radici evolutive nell’aperitivo con l’autore “L’ispirazione di chiamarlo Australopithecus”, rievocando la scoperta di Australopithecus africanus a cento anni dal ritrovamento, e con “I segni dei Sapiens” Silvia Ferrara e Tozzi accompagneranno il pubblico dalle incisioni rupestri alle prime forme di scrittura, raccontando come segni e simboli abbiano definito l’identità culturale della nostra specie.
Il programma scientifico offre un mosaico di appuntamenti che raccontano la ricerca da prospettive originali. Con SoniCosmos, si potrà viaggiare tra le galassie guidati non dalla vista, ma dall’udito, grazie alla “sonificazione” dei dati raccolti dal Very Large Telescope e raccontati da Sandro Bardelli, Claudia Ferretti, Giorgio Presti e Maurizio Rinaldi. In “Studiare lo spazio dagli abissi marini” con Barbara Caiffi sarà presentato KM3NeT, il gigantesco telescopio sottomarino per la rivelazione di neutrini ad altissima energia, protagonista di una scoperta pubblicata su Nature, e “Il mare: luogo letterario e di scoperte scientifiche” sarà raccontato da Alessandro Ferraro, sul palco con il Rettore dell'Università di Genova Federico Delfino e il Prorettore alla Terza Missione Fabrizio Benente.
Ai corner dell’Università di Genova e dell’ Università IULM si potrà avere un assaggio della ricca offerta formativa dei due atenei, mentre una serie di incontri arricchiranno il palinsesto del Festival mostrando i traguardi più visionari raggiunti. Nei quattro giorni della manifestazione la Terrazza Miramare ospiterà incontri in cui scienziate e scienziati dell’oggi e del domani si presenteranno al pubblico raccontando le loro attività di ricerca nei diversi ambiti, dalla Algorithmic Unfairness all’addictive design, fino alla realtà virtuale applicata alla cura del Parkinson e alle cellule Natural Killer in immunoterapia.
Questi sono solamente alcuni dei temi trattati durante il Festival della Comunicazione.
Tutti gli appuntamenti sono, come sempre, gratuiti fino a esaurimento posti. Le prenotazioni si apriranno lunedì 1 settembre alle ore 12. Per garantire la partecipazione agli incontri al numero più ampio possibile di persone, per gli eventi più attesi ci sarà la possibilità di assistere anche attraverso i maxischermi installati nelle altre location libere del Festival.
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