Mercato auto ad aprile giù del 98%. La crisi diventa sempre più pesante
La crisi sanitaria da coronavirus, collassa il mercato delle
autovetture.
Tutti i canali sono colpiti in modo simile: nel mese, fanno
-97,8% i privati, -97,3% il noleggio e -96,9% le società.
Secondo i dati diffusi dal Ministero delle Infrastrutture e
dei Trasporti, ad Aprile diminuiscono del 97,55% le immatricolazioni di
autovetture, a 4.279 unità rispetto alle 174.924 dello stesso mese dello scorso
anno, con una perdita di quasi 171.000 unità.
“I dati ufficiali di Aprile – commenta Michele Crisci,
Presidente dell’UNRAE, l’Associazione delle Case automobilistiche estere
– confermano purtroppo quanto da noi anticipato sin dall'inizio della
crisi. Le necessarie e severe misure di contenimento del contagio ne hanno
rallentato la diffusione, ma il blocco delle attività economiche ha messo in
ginocchio la filiera della distribuzione auto, con le sue 1.400 aziende che
sostentano 160.000 famiglie”.
“La riapertura avviene – continua Crisci – con
restrizioni molto severe alla circolazione ancora in vigore, e con una domanda
da parte di famiglie e imprese fortemente indebolita. Attanagliate da crisi di
liquidità dopo 2 mesi di ricavi azzerati, molte delle concessionarie potrebbero
non sopravvivere nonostante la riapertura. Rinnoviamo quindi l’appello al
sistema bancario perché le ingenti risorse messe a disposizione dal Decreto Liquidità
vengano prontamente erogate alle imprese del comparto auto”.
“E’ evidente – prosegue Crisci – la necessità di
una accelerazione da parte del Governo, che faccia immediatamente seguire
azioni efficaci alle proprie buone intenzioni: serve un decreto con misure
specifiche per il settore automotive. Si tratta di un settore assolutamente
strategico per il Paese, con il suo effetto moltiplicatore sull'economia
ed il
suo contributo al gettito erariale pari a circa 80 miliardi di Euro annui. D’altro
canto, con la ripresa delle attività nella “Fase 2”, ancora più centrale sarà
il ruolo dell’automobile nella mobilità, non solo quella all’interno dei grandi
centri, ma anche quella dei pendolari, interurbana e autostradale”.
Tra tutti i segni, negativi del mese di aprile tra il meno 95% e il -100%. Fanno eccezione le
auto elettriche con un meno 58%, a 500 unità immatricolate e una quota di
mercato di circa il 12%.
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