Unrae: collassa a marzo il mercato auto (-85%).
Vanno a picco le
immatricolazioni a Marzo, con vendite azzerate dopo la chiusura delle attività,
incluse le concessionarie, decretata dal Governo dall’11 Marzo. Nessun canale è
esente dal tracollo: nell'intero mese, fanno -82% i privati, -88% il noleggio e
-91% le società.
Secondo i dati diffusi dal
Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, a Marzo diminuiscono, infatti,
dell’85% le immatricolazioni di autovetture, a 28.597 unità rispetto alle
194.273 dello stesso mese dello scorso anno, con una perdita di quasi 167.000
unità.
“La risoluzione in tempi non
brevi della drammatica crisi sanitaria da COVID-19, con gli effetti che la
chiusura avrà sull'economia, e il tracollo, senza precedenti nella sua
dimensione e velocità, del mercato auto che abbiamo visto nelle scorse
settimane – ha commentato Michele Crisci, Presidente UNRAE, l’Associazione
delle Case automobilistiche estere – lasciano presagire una pesantissima
caduta del mercato auto nel 2020, che potrebbe chiudere, nel migliore dei casi,
intorno a 1.300.000 unità, un terzo in meno rispetto al 2019”.
“L’impatto di un blocco di due
o tre mesi – continua il Presidente – sarebbe comunque devastante per
l’intero settore automotive in Italia e in particolare per la filiera della
distribuzione e assistenza, con il concreto rischio di chiusura di numerose
imprese del comparto, per mancanza di fatturato e conseguente crisi di
liquidità, e di perdita di una quota consistente dei 160.00 occupati”.
“UNRAE – prosegue Crisci –
chiede quindi al Governo l’adozione di misure assolutamente improrogabili a
sostegno di un settore che contribuisce al 10% del PIL e genera circa ottanta
miliardi di Euro annui di gettito fiscale, al fine di evitare la crisi
irrisolvibile di numerose imprese del comparto e scongiurare la perdita di
migliaia di posti di lavoro”.
Tra i provvedimenti da
adottare già in sede di Decreto Cura Italia – conclude il Presidente – occorre
intervenire immediatamente con misure di sostegno finanziario per proteggere la
liquidità dei concessionari ed evitare il crollo dell’intero sistema”.
UNRAE propone le seguenti
misure con durata fino a tutto il 2021, qualora necessario, prorogabili:
1 - Modifiche al cosi detto ecobonus
Con l'obiettivo di allargare
la platea dei veicoli incentivabili a sostegno della domanda e dell'offerta:
- introduzione di una terza
fascia d’incentivi per autovetture con emissioni di CO2 da 61 a 95 g/km:
incentivo di € 2000 per l'acquisto di un'autovettura con rottamazione e di €
1.000 senza rottamazione;
- aumento degli importi
unitari della fascia di emissioni di CO2 da 20 a 60 g/km: integrazione
dell'attuale incentivo con + € 1.500 per l'acquisto di un'autovettura con
rottamazione (tot. € 4.000) e con + € 1.000 senza rottamazione (totale di € 2.500);
- potenziamento sostanziale
dell'attuale fondo stanziato fino ad almeno 1.000 milioni di euro.
2 - Riallineamento fiscale
agli standard degli altri Paesi UE sui veicoli aziendali nuovi
Con l'obiettivo di rilanciare
il settore recuperando il campo perduto in termini di competitività:
- aumento del tetto del costo
deducibile fino a 50.000 €;
- aumento fino al 100% della
quota ammortizzabile;
- aumento fino al 100% della
detraibilità dell'IVA.
Nel mare di pesantissimi
segni negativi, spicca il +49% delle auto elettriche, con una quota del 3,2% e
un volume intorno alle 1.000 unità, risultato comunque rivelatore dell’enorme
sforzo portato avanti dalle Case sul fronte dell’abbattimento delle emissioni
di CO2, testimoniato anche dalla continua riduzione delle emissioni di CO2
registrata nel primo trimestre del 2020 (-7,0% a 112,3 g/km dai 120,7 del primo
trimestre del 2019).
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