Auto: Rallenta il mercato a luglio: + 5,9% parte delle vendite assorbite dallo smaltimento delle km 0
In
crescita da quarantaquattro mesi (ad eccezione di maggio 2014 e aprile 2017) il
mercato dell’auto registra un rallentamento a luglio. Dai dati diffusi dal
Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, infatti, risulta un aumento del 5,9%
per le immatricolazioni di auto nuove, che sono state 145.363, circa 8.000
unità in più dello stesso mese dello scorso anno quando se ne immatricolarono
137.226. A luglio, si evidenzia, dunque, una riduzione del tasso di crescita
rispetto al cumulato dei primi sette mesi del 2017 che archiviano un incremento
dell’8,6% grazie all’1.282.353 immatricolazioni contro il 1.180.615 dei primi
sette mesi dello scorso anno. “Il mercato sembra aver risentito dello sforzo
immatricolativo dei mesi scorsi - ha commentato Michele Crisci, Presidente
dell’UNRAE, l’Associazione che in Italia rappresenta le Case Automobilistiche
Estere - denunciato dal calo delle vendite nel canale privati. Questo calo
potrebbe trovare due giustificazioni: una per l’uscita delle vetture KM0 dai
Concessionari al Cliente finale, l’altra, nel maggiore utilizzo del canale
noleggio a privati”. Dalle verifiche del nostro Centro Studi e Statistiche,
infatti, risulta che le uscite dal canale delle autoimmatricolazioni finiscono
per il 55% a privati, per il 40% sono trasferite ad altri operatori per essere
a loro volta rivendute, mentre il restante 5% va a società o in esportazioni.
In particolare queste vendite a privati sono costituite da vetture che per
oltre il 60% dei casi hanno meno di tre mesi di anzianità, per il 20% hanno
un’anzianità tra i 3 e i 6 mesi e per il restante 20% hanno più di 6 mesi.
Inoltre, i dati di immatricolato per canale e area geografica evidenziano che
le vendite a privati si riducono in particolare nell’Italia Meridionale (-6,8%)
a fronte dell’incremento dell’immatricolato sopra la media mercato nell’Italia
Nord Orientale (+9,2%) dove hanno sede le società di noleggio. Così, con il
risultato di luglio le vendite di autovetture nell’anno 2017, tenuto conto dei
dati macroeconomici più favorevoli e comunque di una incertezza legata al
quadro politico, seppure in moderato rallentamento rispetto a quanto stimato
tre mesi fa, sono confermate in crescita, a 1.950.000 immatricolazioni con un
incremento del 6,8% rispetto all’anno scorso con quasi 125.000 unità in più.
Dopo due anni consecutivi di incrementi a doppia cifra, quindi, con un +6,8%,
il mercato dell’auto 2017 in Italia tornerebbe a tassi di crescita più
contenuti e si attesterebbe sui livelli del 2010. Anche il 2018, in considerazione
di una congiuntura più favorevole e nonostante un quadro politico incerto per
la mancanza di una legge elettorale che garantisca governabilità, è comunque
previsto in aumento, con una crescita che, di fatto, assorbe le anomalie del
2017 per consolidare un valore inferiore ai due milioni di vetture: 1.960.000
unità, lo 0,5% in più rispetto al 2017. “Per quanto attiene i temi che ci
riguarderanno dopo la pausa estiva - riprende Crisci - avremo da affrontare
quello della mobilità in rapporto alle materie ambientali e al rischio sanzioni
da parte dell’Unione Europea.”
“A
livello istituzionale si imporranno, quindi, delle scelte per accelerare la
sostituzione del parco anziano: l’auspicio - conclude il Presidente - è che
siano recepite le nostre proposte per rendere strutturale il Superammortamento
e rifinanziare la Legge Sabatini, quindi, in un’ottica di neutralità
tecnologica individuare interventi specifici e strutturalmente duraturi nel
tempo quali la possibilità, per esempio, di dedurre parte dei costi di acquisto
dei veicoli a basse emissioni senza escludere da queste gli Euro 6”.
Dall’analisi della struttura del mercato, si evince che il calo dei privati
(-1,8%) del mese di luglio, prevalente nel sud dell’Italia con una flessione
del 6,8%, è stato ben contrastato dalle immatricolazioni a società, che
crescono del 25,7%, e dal noleggio che, spinto primariamente dal breve termine,
aumenta dell’8,7%. A beneficiare di questi andamenti in particolare le società,
che aumentano la propria quota di 4 punti percentuali, arrivando a ricoprire un
quarto delle immatricolazioni del mercato, a discapito del canale dei privati
che cala al 58,5% di rappresentatività. Risultato che si ripete anche nel
cumulato dei primi sette mesi con il canale privati che perde 5,5 punti
percentuali e si attesta al 56,1%. L’approfondimento per alimentazione, invece,
fa evidenziare una diminuzione della presenza del diesel, che, perdendo 3 punti
percentuali rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, si attesta sul 56%
di quota, con 82.114 unità, restando stabile in volumi rispetto a luglio 2016
(+0,2%). Segue, al 31,1% di quota, la benzina che registra una crescita del
5,7% con 45.579 vendite. Tra le alimentazioni a basso impatto ambientale,
infine, si segnala l’ottima performance del GPL che chiude il mese con un
+44,3%, delle ibride e delle elettriche che raddoppiano quasi i propri volumi
rispettivamente con +95,1% e +100,0%. Unico a calare, il metano chiude il mese
di luglio con una flessione di oltre il 30%. Tra i segmenti, si rileva una
crescita robusta per le piccole (+11,4%) e per il segmento alto di gamma
(+25,5%), un modesto aumento per le medie (+8,6%) mentre restano abbastanza
stabili le utilitarie con un +1,9% e registrano un lieve incremento le medie
superiori e le superiori. Nelle carrozzerie, forte flessione per tutti i
monovolume: piccoli (-36,3%), grandi (-12,1%) e compatti (-10,1%), che
conseguentemente perdono anche rappresentatività sul mercato a fronte di forti
crescite, quelle dei crossover, che, grazie alle 33.284 vendite, guadagnano 4
punti percentuali di quota, attestandosi al 22,7%. Da segnalare anche l’ottima
performance delle coupé, che aumentano di quasi il 50% rispetto allo scorso
anno. Per concludere, secondo i dati diffusi oggi dal Ministero delle
Infrastrutture e dei Trasporti, i passaggi di proprietà nel mese di luglio al
lordo delle minivolture (i trasferimenti temporanei a nome del concessionario
in attesa della rivendita al cliente finale) sono stati 378.884 in calo dell’1%
rispetto allo scorso anno, portando il cumulato dei primi 7 mesi a 2.838.956
vetture usate, in flessione del 2,5% rispetto al gennaio-luglio 2016.
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