A Pasqua gli italiani scelgono l’agriturismo: flussi turistici in crescita per la Liguria

 Mezzo milione di presenze stimate per gli agriturismi del Belpaese: è boom di prenotazioni

Quest’anno Pasqua fa rima con agriturismo: secondo le ultime stime Coldiretti, nel 2023 sono oltre mezzo milione le presenze dei vacanzieri italiani che hanno scelto di alloggiare negli agriturismi per il weekend di Pasqua, spinti dalla voglia di stare all’aria aperta dalla ricerca del buon cibo di qualità.

Una primavera a km0

“Anche quest’anno – spiegano Gianluca Boeri e Bruno Rivarossa, Presidente di Coldiretti Liguria e Delegato Confederale – la primavera porta con sé la scelta di trascorrere le giornate all’aria aperta, con il mare della nostra bella Liguria che, circondato dai monti e da una splendida campagna rinvigorita dal risveglio della natura e dall’aumento delle temperature stagionali, si conferma ancora una volta meta preferenziale per turisti italiani e stranieri”.

Un turismo, quello ligure, che – secondo gli ultimi report regionali – risulta ancora una volta in crescita rispetto al passato, con un +31,05% di arrivi e un +23,26% di presenze negli agriturismi e nelle strutture extra-alberghiere liguri (che diventano, rispettivamente, +33,36% e +26,52 per gli alberghi) già nel primo mese dell’anno, raggiungendo una media complessiva di +32,8% per gli arrivi e +25,38% per le presenze. In testa troviamo l’area compresa nella Città metropolitana di Genova con una media di +48,52% per gli arrivi, seguita dalla provincia di Imperia (+31,83%), da quella di La Spezia (+17,19%) e da quella di Savona (+15,38%).


Gli agriturismi liguri

“La Liguria e i suoi circa 600 agriturismi ed ittiturismi – aggiunge Marcello Grenna, Presidente Terranostra Liguria – sono pronti ad accogliere i turisti provenienti da tutto il mondo, che, nonostante i rincari, il perpetrare del conflitto russo-ucraino e la conseguente crisi energetica, continuano a scegliere i nostri territori e a vivere le esperienze proposte dalle caratteristiche strutture ricettive liguri, con la cucina a km0 che continua ad essere la qualità più apprezzata”. Anche perché, non a caso, la cucina italiana – candidata per altro a patrimonio UNESCO – rappresenta da sempre una ricchezza enorme per il Paese intero, unico al mondo a poter contare sui primati nella qualità, nella sostenibilità ambientale e nella sicurezza della propria produzione agroalimentare. Senza dimenticare che proprio la nostra cucina è vessillo della Liguria e dell’Italia nel mondo, in grado di spingere a tavola circa 1/3 della spesa turistica alla scoperta dei nostri territori.

“I ponti di Pasqua e primavera – conclude Grenna – rappresentano il primo grande banco di prova in vista della prossima estate, e i primi dati confermano che l’agriturismo è entrato definitivamente nel cuore e nelle abitudini degli italiani, anche grazie al notevole processo di qualificazione del settore, che è oggi in grado di offrire servizi diversificati tra loro. Non a caso, a far scegliere gli agriturismi della bella Liguria è anche la spinta verso il turismo di prossimità, con la riscoperta dei piccoli borghi e dei centri minori, i servizi innovativi per sportivi, nostalgici, curiosi e ambientalisti e le attività culturali”.

I dati Campagna Amica e Terranostra

Sulla base delle indicazioni di Campagna Amica, “a scegliere una delle 25.400 aziende agrituristiche italiane – sottolinea la Coldiretti – sono anche le giovani generazioni, che spesso scelgono gli agriturismi anche grazie all’adeguamento della propria offerta alle nuove esigenze del pubblico. Oltre all’alloggio, infatti, molte aziende si sono attrezzate anche per la semplice messa a disposizione di spazi per tende, roulotte e camper, al fine di rispettare le esigenze di indipendenza di chi ama una vacanza davvero all’aria aperta, ricorrendo poi anche all’acquisto dei prodotti Campagna Amica”.

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